SUGA: ROAD TO D-DAY, UN RITRATTO BEN DELINEATO E BEN GIRATO, CON UN'OTTIMA FOTOGRAFIA

Un doc completamente focalizzato sul suo protagonista, un artista riflessivo, dedito al perfezionismo, al dubbio e all'incertezza. Il 17 e il 18 giugno al cinema.

Silvia Guzzo, mercoledì 14 giugno 2023 - Recensioni

Per la realizzazione del suo nuovo album da solista la star dei BTS SUGA decide di intraprendere un duplice viaggio: da una parte, il cantante si sposta per il mondo, da Las Vegas a Seoul, per incontrare molti artisti con cui confrontarsi; dall'altra, si immerge nella propria interiorità per far emergere i traumi del suo passato e trasformarli in musica. Questo percorso porterà SUGA a far visita a grandi nomi del panorama musicale contemporaneo americano come Steve Aoki, Halsey e Andersoon Paak, ma anche il compositore giapponese Ryuichi Sakamoto, da sempre grande fonte di ispirazione per il cantante sudcoreano. Durante il viaggio, SUGA si confronterà con dubbi e blocchi artistici, che tenterà di superare attraverso la riflessione e il confronto con gli altri.

Ben girato e con un'ottima fotografia, SUGA: Road to D-DAY è un documentario molto convenzionale, che procede lentamente. Completamente focalizzato sul suo protagonista, ne restituisce un ritratto ben delineato.

Il film procede lentamente, alternando alle esibizioni della star K-pop momenti più silenziosi e dialogati: da un certo punto di vista ciò potrebbe rispecchiare la personalità di SUGA, un artista riflessivo, dedito al perfezionismo, al dubbio e all'incertezza.

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