LADY BIRD, LA VIDEO RECENSIONE

'Lady Bird... ho scelto io di darmi questo nome.' Roberta Azzarone interpreta la recensione di Emanuele Sacchi.

venerdì 9 febbraio 2018 - Video recensione

Il tuo browser non supporta i video in HTML5.

Christine rifiuta il nome che le è stato attribuito, per usarne uno che si è scelto: Lady Bird. Odia Sacramento, dove non succede nulla, e sogna New York. Nella lotta per affermare le proprie scelte la asseconda il padre disoccupato, ma non la madre infermiera, preoccupata per il suo futuro.
Sotto le mentite spoglie del racconto di formazione di area indie, Greta Gerwig, al suo debutto da regista in solitudine, confeziona un'opera generazionale e universale, capace di comunicare al di là delle barriere culturali. Dove il compagno e mentore Noah Baumbach - con cui Gerwig ha scritto Frances Ha - privilegia un contesto newyorchese intellettualmente raffinato (e le sue storture), Gerwig guarda al proprio passato in provincia, modellando l'esperienza autobiografica sulle fattezze di Lady Bird, una ragazza difficile che a Sacramento - il "Midwest della California" - si sente prigioniera.

Lady Bird sembra prevedere tutti i passaggi narrativi obbligati del coming of age contemporaneo, ma ognuno di questi presenta una particolarità che lo rende irriducibile all'omologazione. Gerwig racconta la propria adolescenza con una scarna e schietta prosa carveriana, senza edulcorare nulla.
Dalla recensione di Emanuele Sacchi

'Lady Bird... ho scelto io di darmi questo nome.' In occasione dell'uscita al cinema del 1° marzo, Roberta Azzarone interpreta la recensione di Emanuele Sacchi.

ALTRE NEWS CORRELATE
VIDEO RECENSIONE
A cura della redazione - lunedì 6 aprile 2020
Il mondo raccontato attraverso gli occhi e l'interpretazione di un bambino. Recensione di Luisa Ceretto, legge Emanuela Rei. Guarda la video recensione
VIDEO RECENSIONE
A cura della redazione - lunedì 18 maggio 2020
Una favola tanto nera quanto vera. Perché i draghi dell'amoralità si nascondono dove meno ci si aspetta. Recensione di Giancarlo Zappoli, legge Matteo Berardinelli. Guarda la video recensione
VIDEO RECENSIONE
A cura della redazione - martedì 3 marzo 2020
Un film alla vecchia maniera che si fa omaggio e documento storico. Recensione di Giancarlo Zappoli, legge Roberta Azzarone. Guarda la video recensione