UN TUFFO NEGLI ANNI '80. GUIDA ALL'ASCOLTO DI SING STREET

Motörhead, Duran Duran, The Cure. La colonna sonora del film di John Carney riunisce i capisaldi della musica degli eighties. Avvia la playlist »

Emanuele Sacchi, domenica 13 novembre 2016 - Playlist
Ferdia Walsh-Peelo è Cosmo, giovane di Dublino che dopo aver formato una band decide di partire per Londra in cerca di fortuna.

"Rock'n'roll is a risk. You risk being ridiculed". Forse la frase-chiave di tutto Sing Street. Suonare rock'n'roll significa mettersi in gioco e rischiare il ridicolo ad ogni passo. Ed è la sensazione che accomuna mondi apparentemente agli antipodi del pentagramma, come quelli di Motörhead e Duran Duran, entrambi protagonisti della colonna sonora del film di John Carney.

Carney e Clark hanno lavorato per un intero mese prima delle riprese, registrando le tracce in studio insieme a una band composta da alcuni dei migliori musicisti d'Irlanda. Ironia della sorte dato che la band nel film è agli inizi e sta imparando a suonare come un gruppo, i musicisti sono stati incoraggiati a suonare male.
MYmovies.it

Abbiamo ascoltato la soundtrack del film, che mescola classici della new wave e del pop eighties a brani originali scritti per il film e suonati (nella finzione) dalla band di Conor e dei suoi amici. Buon ascolto!

Stay Clean

Motörhead

Il basso a volume vertiginoso di Lemmy introduce Conor all'aspro mondo di Synge Street, la scuola dove viene mandato in seguito alle difficoltà finanziare dei genitori. L'impatto è immediatamente brusco: sguardi torvi, bullismo, imposizioni e abusi. La musica di Lemmy rappresenta la prima scintilla di una ribellione ancora silenziosa.

The Riddle of the Model

Sing Street

Il primo videoclip girato dalla band di Conor, nonché uno degli apici comici del film. Il brano di una band estemporanea non può che essere un collage di citazioni da brani altrui. Basso slappato alla maniera di John Taylor e non manca nemmeno la parentesi orientaleggiante, alla maniera di hit come China Girl di Bowie o Turning Japanese dei Vapors.

Rio

Duran Duran

Sono i Duran Duran più di tutti a spingere Conor verso la musica. Avevano tutto: eleganza, bellezza, donne stupende, stile e groove. Almeno fino alla diffusione del primo concerto live, con le stecche di Simon Le Bon. La visione del videoclip di Rio - title-track dell'album che contiene anche Hungry like a Wolf e Save a Prayer - insieme al fratello è la molla che spinge Conor ad avvicinare Raphina e tentare di stupirla come cantante di una band.

Town Called Malice

The Jam

La lezione di stile di Paul Weller, il Re dei Mod, con una band che riesce a incanalare la rabbia del punk nella ricerca di melodie nuove, squisitamente british. Il soul che sarà marchio di fabbrica degli Style Council, band successiva di Weller, è già alle porte nell''82 di Town Called Malice. E contamina il groove.

In Between Days

The Cure

"Yesterday I got so old/I felt like I could die". I giorni "di mezzo" sono quelli dell'uscita dei Cure dal tunnel del gotico in musica. Dopo una trilogia di album che ha dato vita a un genere, a una moda e a uno stile di vita, chiamato goth nel mondo e curiosamente "dark" in Italia, Robert Smith e soci riscoprono la vena pop figlia del nervosismo punk che aveva caratterizzato il loro debutto. In Between Days è un brano imitato, coverizzato, amato e infinitamente prezioso per l'evoluzione dei secondi Ottanta lontani dal mainstream. Per Conor e soci rappresenta la definitiva emancipazione, la transizione da perdenti a tipi cool. A partire da assurdi tagli di capelli.

Maneater

Hall & Oates

Chitarre reggae, testo che allude a una "mangiauomini" e fiati motown per una delle hit immarcescibili di due sottovalutati interpreti del pop anni '80. In quegli anni Daryl Hall e John Oates confezionano brani incredibili, su cui ballare senza vergogna. Anche (500) giorni insieme se ne era accorto, con una sequenza indimenticabile degna di un musical sulle note di You Make My Dreams Come True. Per Conor Maneater rappresenta l'amarezza di aver perso Raphina e con lei il senso della sua ricerca di riscatto.

Steppin' out

Joe Jackson

Uno dei brani-cardine di un decennio. Magico punto di incontro tra pop e jazz, rappresenta forse il punto più alto della parabola artistica di Joe Jackson, pianista sottovalutato e talentuosissimo. Joe ha cominciato dal punk ed è approdato a un bianchissimo pianoforte a coda. Un'antologia "seria" sugli anni ottanta in musica, e quindi necessariamente sull'incontro di alto e basso, arte e commercio, ingenua voglia di cambiare tutto, non può che passare di qui. E approdare "into the light".

Pop Muzik

M

"Tutti parlano di musica pop". Un brano che nasce come astuta celebrazione delle hit scala-classifiche degli anni 80, epoca di videoclip, Mtv e ritorno dei 45 giri. Pop Muzik assimila il nervoso funk psicotico dei Devo e lo traduce in qualcosa di più adatto alle classifiche. Un singolo che sbancherà e che "fa epoca", tanto da popolare tuttora le colonne sonore di innumerevoli film ambientati in quel decennio.

ASCOLTA LA PLAYLIST

Ascolta su Spotify la soundtrack completa di Sing Street.

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