LA FESTA DEL RITORNO, UN DEBUTTO SEMPLICE E ONESTO PER RACCONTARE L'EMIGRAZIONE DAL SUD ITALIA VERSO L'EUROPA

Il regista Lorenzo Adorisio accompagna i suoi personaggi e i suoi luoghi del cuore con gentilezza e affetto, accarezzandoli tutti, e regalando ad ognuno un suo momento. Da lunedì 13 novembre al cinema.

Paola Casella, venerdì 10 novembre 2023 - Recensioni

La festa del ritorno, tratto dall’opera letteraria omonima di Carmine Abate, è la prima regia di Lorenzo Adorisio, che ha una grande esperienza come direttore della fotografia, e infatti anche in questo suo primo lungometraggio è autore dell’immagine.

Il suo debutto, semplice, onesto e attento ai dettagli, racconta l’emigrazione dei lavoratori italiani del sud verso l’Europa come un andirivieni di partenze non volute e ritorni agognati da celebrare, un pendolo crudele che scontenta sia chi emigra che chi rimane a casa ad aspettare. Negli ampi paesaggi calabresi, nelle case dignitose, nelle strade di paese assolate e desertificate dall’emigrazione si respira la nostalgia verso una regione dove il lavoro manca ma che sa restare nel cuore di chi è costretto a lasciarsela alle spalle.

Il regista accompagna i suoi personaggi e i suoi luoghi del cuore con gentilezza e affetto, accarezzandoli tutti, e regalando ad ognuno un suo momento, una sua storia personale, piccola o grande.
 

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