REALITY, IL DETTAGLIATO RESOCONTO DI UN INTERROGATORIO TRASFORMA UNA STORIA VERA IN UN PEZZO DI TEATRO

La ricerca di Reality Winner partendo dalle registrazioni dell'FBI. Un minuscolo ma potente dramma da camera, calibrato al secondo, che parla della cultura a stelle e strisce. In anteprima alla Berlinale.

Tommaso Tocci, domenica 19 febbraio 2023 - Berlinale

La storia vera dell'arresto di Reality Winner, che nel giugno del 2017 riceve la visita degli agenti dell'FBI che le consegnano un mandato di perquisizione e la accusano di aver trafugato e divulgato informazioni governative riservate. Winner, veterana dell'aeronautica americana e traduttrice per un'azienda che collabora con l'NSA, dichiara di voler cooperare con gli agenti e li fa entrare, finendo per essere interrogata per ore in una conversazione ricreata nei minimi dettagli a partire dalle registrazioni ufficiali. La storia recente degli Stati Uniti parla di un rapporto complesso con la figura del whistleblower, che ha unito l'epoca turbolenta del post-11 Settembre, degli anni di Obama e poi quelli di Trump. Proprio con quest'ultimo ha a che fare la storia di Reality Winner, avvenuta nel periodo del licenziamento del direttore dell'FBI James Comey e delle rivelazioni sulle interferenze russe nelle elezioni del 2016. Rispetto a gesti divenuti simbolici come quelli di Edward Snowden, però, la vicenda di Winner ha contorni estemporanei, che affondano in una banalità molto meno intenzionale.

Tina Satter, regista e autrice teatrale, ne ha immortalato la natura grottesca e parossistica prima per il palcoscenico e ora anche per il grande schermo. Grazie alla scelta di non romanzare i dialoghi ma di mettere in scena attraverso gli attori la registrazione audio ufficiale, Satter riesce a rendere la tensione autentica di un momento radicato nel reale (con tutte le nostre umane incertezze, ripetizioni, imbarazzi) e al tempo stesso ad astrarlo completamente nella sua assurdità umana e giudiziaria.

VAI ALLA RECENSIONE COMPLETA

ALTRE NEWS CORRELATE
BERLINALE
sabato 24 febbraio 2024
È film di Mati Diop a ricevere il riconoscimento più ambito. Nelson Carlo de los Santos Arias è il miglior regista con Pepe. Vai all'articolo »
BERLINALE
Tommaso Tocci - giovedì 22 febbraio 2024
Un'agente carceraria vede arrivare nella sua prigione un ragazzo del suo passato. In concorso alla Berlinale. Vai all'articolo »
BERLINALE
Simone Emiliani - giovedì 22 febbraio 2024
Presentato alla Berlinale nella sezione Special Gala. Vai all'articolo »