È difficile filmare un uomo che sa di essere vicino alla morte, ma Bàrbara Paz ci è riuscita. È riuscita a tenere lo sguardo fermo su quel franare di vita. E a creare un film tenero, intimo, libero, a tratti persino gioioso. Disponibile dal 29 settembre in streaming su MYmovies ONE con 'Entre dos mundos - Festival del cinema iberoamericano'.
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Babenco: Tell Me When I Die è il primo film da regista di Bàrbara Paz, terza e ultima moglie di Hector Babenco, il regista argentino/brasiliano autore di Pixote, del Bacio della donna ragno e di Ironweed. È un documentario, nel quale il regista – minato dal cancro da molti anni – viene filmato in modo intimo. Primissimi piani, scorci del suo corpo nudo e stanco, poi ancora stanze d’ospedale, e dentro quelle stanze lui. Interrogato da Bàrbara, Hector Babenco non perde l’allegria, o una specie di infantile dolcezza.
Fra un momento e l’altro di questa cronaca, spezzoni dei film diretti da Babenco: e i momenti della cerimonia degli Oscar, quando Il bacio della donna ragno finì nella cinquina dei candidati per il miglior film. Così come i momenti delle riprese de Il mio amico Hindu, il film in cui Babenco ha messo in scena la propria malattia, facendo interpretare il suo alter ego all’attore Willem Dafoe.
È difficile filmare un uomo che sa di essere vicino alla morte, ma Bàrbara Paz ci è riuscita. È riuscita a tenere lo sguardo fermo su quel franare di vita. E a creare un film tenero, intimo, libero, a tratti persino gioioso. Ha scelto, deliberatamente, di non costruire una “biografia”, di non raccontare in modo didascalico una carriera importante, epocale.