BLACK PHONE, IL RITORNO ALL'HORROR DI SCOTT DERRICKSON È UN FILM CATARTICO E RICCO DI PATHOS

Il regista di Liberaci dal male dirige con stile e abilità la trasposizione di un racconto di Joe Hill, figlio del re dell'horror Stephen King. Da giovedì 23 giugno al cinema.

Rudy Salvagnini, lunedì 20 giugno 2022 - Recensioni

A otto anni di distanza dal suo ultimo horror come regista (Liberaci dal male), Scott Derrickson torna al suo genere prediletto e lo fa adattando per lo schermo un racconto di Joe Hill, nientemeno che figlio dell’incontrastato re dell’horror letterario, Stephen King.

È facile notare influssi e influenze dell’opera di King, con la presenza di una famiglia disfunzionale in un tipico milieu da cittadina americana e i ragazzini protagonisti che non diversamente da tanti personaggi di King (da It a Stand By Me) sono consapevoli di doversela sostanzialmente cavare da solo e pronti a farlo.

Derrickson dirige con stile e abilità piazzando qualche momento di soprassalto e generando nel complesso una buona suspense. In un cast complessivamente buono, Ethan Hawke è un cattivo di adeguato spessore, ma spiccano in particolare le prove dei due giovani protagonisti.
 

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