VIZI E VIRTÙ, IL SENSO DELL'ESISTENZA SECONDO PAPA FRANCESCO

Disponibile in streaming gratuito su VatiVision un’inedita riflessione del Santo Padre con don Marco Pozza, cappellano del carcere “Due Palazzi” di Padova. GUARDALO ORA GRATIS »

Rossella Farinotti, martedì 25 maggio 2021 - Focus

Quale testimone migliore di Papa Francesco, simbolo della chiesa di oggi e di una grande umanità, per raccontare le più varie sfaccettature dei vizi e delle virtù dell’essere umano? La serie Vizi e virtù - disponibile in streaming gratuito su VatiVision - ricca di storie complesse, di una fede fatta da diverse sfaccettature e testimonianze delicate e vive, nasce da un’ispirazione tratta da una delle più importanti opere del nostro paese: la Cappella degli Scrovegni a Padova, un luogo di culto privato diventato museo, che racchiude uno straordinario ciclo di affreschi di Giotto dai colori vividi e intensi, che non hanno mai perso energia. All’interno di questo luogo speciale, nel XIV secolo il grande pittore realizzò a parete un importante tributo ai sette vizi e alle sette virtù capitali e terrene, trattando dunque il bene e il male attraverso equilibri complessi che spesso l’uomo fatica ad affrontare.

In questa serie, ogni episodio inizia e termina con un dialogo tra il santo Padre e don Marco Pozza, cappellano di “Due Palazzi”, il carcere di Padova, che pone a Francesco dei quesiti dall’apparenza semplice, ma dal contenuto densissimo, per scandagliare tematiche complesse, a volte dolorose, che accomunano tante vite. Episodi di violenza, di amore, di disagio e difficoltà, di aiuto e forte speranza, di cedimenti e obiettivi raggiunti, di dolori e ostacoli da superare, sono qui narrati in prima persona da eroi e antieroi, ognuno legato da caratteristiche comuni che, essendo di matrice umana, posseggono pregi e difetti.

E di pregi e difetti trattano i capitoli in cui è divisa questa serie girata da don Dario Edoardo Viganò che, con il supporto di don Pozza, crea sette episodi in cui i protagonisti sono sinceri e reali davanti alla macchina da presa, per testimoniare come i percorsi di vita siano tutti difficili, che non ci sono sconti, che c’è chi è sfortunato e chi invece tradisce una buona situazione; che c’è chi è arrabbiato e chi perdona, o, ancora, che tutti sono dotati di possibilità per migliorare.
 

Questi racconti umani, toccanti e intimi, vengono sviluppati in ogni episodio in bilico tra i due opposti tra vizio e virtù come un ago che, continuamente, si sposta da un lato all’altro della bilancia. Le testimonianze sono varie ed eterogenee. Dalla storia di Sirio, che tocca profondamente cuore e spirito, non solo per il talento e l’eccezionale intelligenza di un bambino nato con dei gravi disagi fisici e cerebrali, ma anche per quella famiglia speciale che da sempre ha creduto nelle sue potenzialità, con poesia, energia e grande forza, creando una famiglia speciale a cui in pochi possono ambire per coraggio, amore e passione; fino a racconti diversissimi, come quelli di Valentino, finito in carcere per avere picchiato, con danni permanenti, un altro ragazzo, e aver capito che le colpe si pagano, che si soffre, si sbaglia, ma che si può raddrizzare il percorso, o, ancora, di Tiberio, giocatore ossessivo che ha perso tanto, persino la dignità, che ha ritrovato. Poi ci sono gli eroi buoni, che pagano con la propria vita per il proprio coraggio, come Paolo Nava, testimone di un delitto di mafia che sceglie la strada difficile di raccontare la verità.

Ecco, questi alcuni degli esempi in cui i sette vizi e le sette virtù capitali vengono messi in gioco con intelligenza e umanità: Infedeltà e Fede, Disperazione e Speranza, Ira e Temperanza, Invidia e Carità, Stoltezza e Prudenza, Incostanza e Fortezza, Ingiustizia e Giustizia. Il Santo Padre risponde ai quesiti e alle annotazioni di don Marco con pensieri ed episodi della sua vita personale, esempi di azioni negative o positive, a cui la fede e il destino hanno avuto un ruolo importante. I due personaggi intervallano dunque le storie personali qui narrate con brevi racconti, citazioni colte – dalla poesia alla letteratura, dalla religione alla storia – e giudizi profondi, intrapresi con semplicità.

Una narrazione mai pesante grazie anche all’intervento – in ogni episodio – di personaggi come il regista Carlo Verdone, il cantante J. Ax, Mara Venier, conduttrice televisiva storica, la scrittrice Silvia Avallone, la schermitrice olimpionica Elisa Di Francisca e l’allenatore di calcio Sinisa Mihajlovic, guarito da un tumore. Ognuno ha la sua testimonianza vissuta, ognuno un messaggio da veicolare con forza, dopo essersi aperto con un pubblico mostrando, appunto, vizi e virtù, e raccontando che l’arte può salvare la vita – come indica J.Ax, speranzoso per un futuro forse non così buio grazie a quelli più giovani -, come anche l’ironia, senza la quale, dice Verdone dopo essersi aperto nell’intimità di sofferenze e ostacoli personali, e come quella tenacia del perdono, della fede e di tutte quelle virtù che fanno da contrappeso ai vizi. Tutti hanno la possibilità di superare gli ostacoli. non è semplice, ma qui lo hanno fatto.

???????“La vita ha meno anima se non c’è ironia”, dice Carlo Verdone. Ironia e quella tenacia positiva di una famiglia come quella di Sirio Persichetti.

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