Una commedia brillante e ricca di colpi di scena che sa essere anche una riflessione sul divenire. Recensione di Giancarlo Zappoli, legge Emanuele Di Simone.
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Maria e Richard sono sposati da vent'anni. Una sera lui scopre che lei ha un amante. Richard è sconvolto. Lei decide allora di lasciare il domicilio coniugale senza andare troppo lontano: la stanza numero 212 dell'hotel di fronte. Da lì può avere una visione a distanza sul consorte e sul suo matrimonio. Ma non sarà sola in questa riflessione.
Da qualche film a questa parte Christophe Honoré ha abbandonato quella vena tardoadolescenziale con cui era solito provocare lo spettatore con strutture narrative spesso fini a se stesse. Anche in questa occasione, non opta per una sceneggiatura lineare ma ora ogni variazione risulta motivata.
In occasione dell'uscita al cinema di L'hotel degli amori smarriti, Emanuele Di Simone interpreta la recensione di Giancarlo Zappoli.