GLI AGNELLI POSSONO PASCOLARE IN PACE, UNA FAVOLA MEDITATA CHE CI INVITA A RIFLETTERE SUI CONFINI, CON SEMPLICITÀ E ACUTEZZA

Beppe Cino fa ancora una volta un'indagine antropologica sui valori che rendono l'essere umano degno di essere definito come tale. Presentato al BIF&ST, dal 21 marzo nelle sale pugliesi e dall'11 aprile in tutta Italia.

Giancarlo Zappoli, mercoledì 20 marzo 2024 - Recensioni

Alfonsina Milletarì è una bidella in pensione che vive in un paese della Puglia. Non è particolarmente religiosa ma una notte in sogno le appare la Madonna che le chiede di fare pace con il fratello e di far scavare in un uliveto, in un punto preciso in cui una sua immagine è stata sepolta.

Beppe Cino è da sempre interessato ad un'indagine antropologica sui valori che rendono l'essere umano degno di essere definito come tale. Con questa favola meditata, ci vuole invitare a riflettere sulla molteplicità di barriere che si frappongono a un dialogo che finisce col sembrare impossibile ma che forse non lo è. 

Sotto quell'albero bisogna scavare non tanto per trovare quanto la Madonna apparentemente chiede ma soprattutto per riscoprire la possibilità di un dialogo e forse anche di qualcosa di più. Cino ce lo espone con semplicità ma anche con l'acutezza nella descrizione dei caratteri. 

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