SPIDER-MAN - ACROSS THE SPIDER-VERSE, LA SAGA SI FA PIÙ GRANDE, COLORATA E CONTINUA A FAR BRILLARE GLI OCCHI

Cresce Miles, e cresce anche la saga, soprattutto nella scrittura, con i vati Lord e Miller che colgono appieno l’aura unica e inscalfibile del personaggio di Spider-Man, battezzando l’unica operazione possibile: non mettere in piedi l’ennesimo aggiornamento del personaggio ma raccoglierne l’eredità per portarla avanti in modo nuovo e personalissimo. Al cinema.

Luigi Coluccio, giovedì 1 giugno 2023 - Recensioni

Cresce Miles, e cresce anche la saga: tutto è più grande e colorato, ma tutto si tiene per la grande scrittura e attenzione ai personaggi.

In Spider-Man - Across the Spider-Verse, capitolo di mezzo della trilogia ragnesca dedicata a Miles Morales, è Miles a viaggiare tra le dimensioni “altre”, quindi è il nostro sistema estetico-percettivo a virare. Ma il film però non si regge soltanto sullo strappo dato dal comparto estetico, perché vicende e protagonisti sono anche loro scolpiti in profondità – e questo a partire dallo stesso spirito che ha infiammato l’animazione del film. 

I vati Lord e Miller, bravi, molto bravi a scrivere e produrre, sono bravi, bravissimi nel cogliere appieno l’aura unica e inscalfibile del personaggio di Spider-Man, battezzando l’unica operazione possibile: non mettere in piedi l’ennesimo aggiornamento del personaggio quanto raccoglierne l’eredità per portarla avanti in modo nuovo e personalissimo. 

È un coming of age continuo, quello di Miles. Se nel primo Spider-Man: Un nuovo universo (guarda la video recensione) la bussola era data dalla definizione di chi si è, in questo Spider-Man - Across the Spider-Verse la sfida è quella di difendere quello che si è diventati dal mondo esterno, per non dimenticare da cosa si è venuti e prepararsi a tutto il resto. 
 

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