FRANCO BATTIATO - LA VOCE DEL PADRONE, L'OMAGGIO CORALE AL CANTAUTORE SICILIANO 

L'impronta del compositore sul suo ampio entourage. Il produttore Senardi incontra tante voci che lo ricordano con amore. Da lunedì 28 novembre al cinema.

Raffaella Giancristofaro, martedì 22 novembre 2022 - Recensioni
Franco Battiato 23 marzo 1945, Jonia (Italia) - 18 Maggio 2021, Milo (Italia). Interpreta Se stesso (immagini di repertorio) nel film di Marco Spagnoli Franco Battiato - La Voce del Padrone.

Come tutti i grandi innovatori, Franco Battiato ha lasciato un segno profondo non solo nel suo grande pubblico che l’ha seguito in massa a partire da “La voce del padrone” (album di grande successo pubblicato nel 1981), ma soprattutto nella vita delle persone che lo hanno frequentato a lungo. È la pista narrativa di Franco Battiato - La voce del padrone, passato al Taormina Film Festival 2022, prodotto da Matteo Berciga e Andrea Zoso per RS (Rolling Stone Produzioni, che già aveva prodotto di Spagnoli Il coraggio del leone) e ITsART, la piattaforma digitale della cultura italiana lanciata dal Ministero della Cultura nel 2021 (e gestita da Cassa Depositi e Prestiti e Chili).

Questo speciale sul compositore e interprete di Jonia (Catania) è firmato da Marco Spagnoli ma a tutti gli effetti può considerarsi e si presenta subito come lo sviluppo di un’idea del produttore musicale Stefano Senardi, che disinvolto campeggia in ogni inquadratura, sempre a fianco e in ascolto, a volte in dialogo, con gli intervistati: numerosi amici, colleghi, collaboratori di Battiato. È un catalogo agrodolce e home made in cui rivive lo sperimentatore ardito, inizialmente snobbato dalla critica musicale, l’amico scherzoso e graffiante, lo studioso pervicace, il compositore curioso di tutto, la guida spirituale.
 

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