RAI CINEMA INSEGUE LE NUOVE GENERAZIONI CON UN'APP PER LA REALTÀ VIRTUALE

Presentata a Cannes e presto disponibile sugli store digitali, l'applicazione di Rai Cinema per costruire una libreria di film in VR.

Tommaso Tocci, giovedì 16 maggio 2019 - News

L'obiettivo è quello di "stupire un bambino di dieci anni", come ammette candidamente il responsabile Marketing Strategico e Digital Carlo Rodomonti, che ha curato il lancio dell'app Rai Cinema Channel VR. Sullo sfondo del padiglione italiano allestito al Festival di Cannes, Rodomonti ha illustrato il progetto che dovrà, nella visione dell'azienda, aprire la strada alla produzione e distribuzione dei contenuti in realtà virtuale sul mercato nostrano, posizionando Rai Cinema alla testa dell'ancora nascente settore.

L'app è "in fase di pubblicazione" sugli store principali, ovvero Apple e Android con la cruciale aggiunta di Oculus, uno dei nomi di punta dell'ambito VR. Una buona selezione, che dovrebbe consentire la diffusione nei salotti e sugli smartphone che Rai Cinema Channel desidera.
Tommaso Tocci

E proprio un salotto è l'ambiente virtuale scelto per accogliere l'utente all'interno dell'app, con una serie di schermi in bella vista su una parete, verso cui indirizzare il puntatore e scegliere tra i contenuti disponibili. L'interfaccia fa comprensibilmente leva sullo scheumorfismo (la rappresentazione software di simboli del mondo fisico come il salotto), e a una prova sul campo appare ancora non del tutto a punto, ma si mette al servizio dei materiali video con una certa semplicità.

Più che di realtà virtuale vera e propria, naturalmente, si parla qui di contenuti video a 360°, non esattamente l'ultima frontiera del prodigio tecnologico ma sufficiente per giustificare l'entusiasmo con cui Paolo Del Brocco, Amministratore Delegato di Rai Cinema, ha raccontato il suo approccio ai "contenuti immersivi". L'accesso ai materiali non è limitato a chi possiede un visore (sia esso cardboard o un pieno visore Oculus o Samsung Gear), ma sarà aperto anche agli smartphone e ai cortometraggi "lineari". In questo caso, ovviamente, ci allontaniamo ancora di più dal concetto di VR.

Al netto delle differenze tra i supporti, sarà la qualità della libreria titoli a determinare buona parte del successo dell'app. Rai Cinema lo sa, e ha ben pubblicizzato un progetto di punta (il cortometraggio Happy Birthday di Lorenzo Giovenga) che l'azienda ha prodotto insieme a Manuela Cacciamani di One More Pictures. Forte anche di una partnership con Vanity Fair, Rai Cinema Channel sembra puntare decisa verso un appiglio mainstream, comprensibile ma anche preoccupante per la facilità con cui si tende a mescolare VR, social media, influencer (la giovane star di Instagram Jenny De Nucci è il volto di Happy Birthday) e tecnologia in un enorme calderone per "acchiappare" un target giovanile quasi mitologizzato.

Nel progetto complessivo della piattaforma che Carlo Rodomonti ha illustrato a MYmovies sono previsti anche prodotti di cinema internazionale, di titoli in lingue (e culture) diverse, e di giovani autori del mezzo visivo da scovare e coltivare sotto il patrocinio di Rai Cinema.

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