Still Life
Durata: 108 minuti
Han torna al paese alla ricerca della moglie. Shen ritrova il marito dopo mesi. Ma il paese sta cambiando, fagocitato dal progresso. Leone d’oro a Venezia 2006.
Tipologia: Film
Genere:
Canale:
In seguito alla costruzione della diga delle Tre Gole, il vecchio villaggio di Fengjie, con 2000 anni di storia alle spalle, è già stato sommerso dalle acque. Il nuovo quartiere destinato a sostituirlo è ancora in costruzione, perciò Han Sanming, un minatore rimasto lontano da casa per 16 anni, torna al suo vecchio villaggio per vedere cosa può salvare. Dopo aver ritrovato l'ex moglie, decide di risposarla. Anche l'infermiera Shen Hong torna a Fengjie in cerca del marito che non vede da due anni. I due si ritrovano ma capiscono invece che il loro matrimonio non ha più senso e decidono di lasciarsi per sempre. Jia Zhang-ke con una tecnica magistrale, servendosi di pregevoli piani sequenza e componendo fotogrammi accurati ma mai stilizzati, racconta, tra reale e surreale, la deriva verso l'assurdo della Cina, a metà tra un passato ineludibile e un futuro che chissà ancora per quanto tempo sarà solo distruzione del presente. Leone d’oro a Venezia 2006.
Approfondisci su mymovies.itWinner Leone d'oro Festival di Venezia 2006
Commenti
Anna Abenante
Realistico ai limiti del sopportabile e poetico insieme
no_data
Quando lo rivedi questo film resta sempre meraviglioso per la scenografia ma anche lento e frammentario .E’ pur sempre un documento storico; vista la velocità del progresso cinese sembra già un film datato,
Lucio Celot
Come in “24 City”, la dismissione della vecchia Cina per fare posto a quella nuova...due storie parallele, due relazioni logorate dalle distanze ma anche nuove forme di solidarietà e fratellanza...consueta, impeccabile regia del grande Jia...
Fabrizio
Un film che parla di ricerca, del proprio passato, sopraffatto dalla modernizzazione, che stravolge e violenta tutto e tutti. Ma anche di ricerca di un futuro migliore, e magari di qualche speranza. Un film in cui il vero protagonista è l’ambiente, soffocato e soffocante, dove gli uomini sono costretti a lottare con i tempi che corrono oltre che contro loro stessi. Regia delicata ed essenziale, che restituisce un delizioso senso di straniamento, anche se a volte Zhangke si fa prendere troppo la mano nel tentativo di dilatare il tempo. Da non perdere
3.17 / 5