Il terzo omicidio

Regia: KORE-EDA Hirokazu

3.33 /5

Paese, anno: Giappone, 2017

Durata: 125 minuti

Un avvocato comincia a sospettare che il suo assistito reo confesso nasconda la verità. Kore-eda si misura con il thriller per sondare l’animo umano.

Tipologia: Film

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Dettagli

Shigemori, un avvocato di successo, assume la difesa di Misumi, un uomo di mezza età accusato di aver brutalmente ucciso e derubato il proprio capo. Il presunto assassino aveva già scontato una lunga pena detentiva per un duplice omicidio di cui si era macchiato 30 anni prima. Le possibilità di Shigemori di evitare la condanna a morte per il suo assistito sono poche, dato che l'uomo ha già ammesso chiaramente la propria colpevolezza. Mentre approfondisce il caso, ascoltando le testimonianze dei conoscenti di Misumi, dei familiari della vittima e dello stesso indiziato, Shigemori inizia a dubitare che l'uomo sia davvero colpevole. Lasciando da parte il pianeta familiare, Kore-eda punta il dito contro la giustizia giapponese in quella che sembra una sterzata improvvisa verso il thriller processuale. In realtà in questo film c’è tutto Kore-eda: il rapporto padri-figli, il fluire della quotidianità, il passato che segna le vite dei protagonisti.

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Commenti

Claudio Neri

un capolavoro di sceneggiatura con tocchi di classe di ripresa, si vede a tratti l’influenza che ozu ha avuto nella formazione del regista.

Maria

Alta psicologia.

Marco Croci

Umanità e giustizia. Straordinario.

Manolus

Siamo soltanto gusci che si arrogano il diritto di decidere chi giudicare e chi no. Nessuno però dice la mai verità o quantomeno nessuno è disposto ad ascoltarla.

Quinlan

La verità è un concetto complesso...

Lucio Celot

Riflessione profonda e cupa sui limiti e il senso della giustizia umana, incapace di andare al fondo delle motivazioni che spingono gli uomini ad agire: solo il guscio ne viene toccato, il resto sfugge alla verità...i due protagonisti davvero all’altezza dell’intensità dei dialoghi...

Gabriella Gorini

il guscio non è vuoto

Massimo Marcuccio

dialoghi pazzeschi

MikyNaj

è lento come la gran parte dei film giapponesi però fa riflettere sulla questione del bene e del male e di giustizia per come viene percepita da ognuno in diversa forma

Ospite

interessante film che ricorda per dinamiche Rashomon del maestro Kurosawa

Ernie

Bellissimo ma, come ha scritto il Sig. Ricaldone, la comprensione risulta difficile senza poter accompagnare il recitativo al suo significato. Purtroppo con i sottotitoli si complica il “non detto”… non credo MI aiuterebbe rivederlo più volte. Fotografia superba, accuratissima, che diventa introspettiva, quasi radiograficamente. Bravissimi gli attori (già visti in altre opere, tipo Charisma. Regia impeccabile dal primo fotogramma. È un peccato che il cinema nipponico non sfondi nei nostri circuiti e resti di nicchia.

Remo Ricaldone

Molto bello ma anche molto complesso.......psicologicamente profondo, una sola visione non basta. Se si potesse gustare anche in una versione doppiata risulterebbe meno faticoso. Anna & Remo

Ospite

Il finale è stupendo.

egomar

Grande Kore-eda non delude mai

Ospite

Noioso

NATALE MATTIOLI

Incredibile thriller filosofico: Estremamente intrigante anche se dal ritmo lento.

Gabriella Gorini

bellissimo e profondo per le tematiche affrontate. bravissimi gli attori

Ospite

particolare, va sicuramente visto

Daniela

Bello, tutto giocato sul tema della verità e della giustizia: l’una rincorre l’altra e nessuno alla fine ha certezza di niente.

sempreassurda

atipico e bellissimo per Kore’eda

Ospite

Molto intenso, la regia, le interpretazioni, la fotografia con forti chiaroscuri. La verità non esiste in modo assoluto, esiste in una relazione. E’ fatta di sottili confini che a volte dividono, e che a volte uniscono, fino alla sovrapposizione, vite, pensieri, emozioni, ricordi.

Ospite

Daniele

Ospite

Bellissimo e profondo, recitato splendidamente

Ospite

Interessante il tentativo di rappresentare per immagini il mistero del patto tra narratore e pubblico. La verità come proiezione delle proprie aspirazioni e desideri, la verità come entità inesistente. Il racconto come strumento di incastro e autodistruzione. Peccato che la messa in scena sia banale, le immagini noiose, già viste (già immaginate?) in tante altre pellicole. Nel complesso un film spento per la tv.

Ospite

triste e doloroso, un caleidoscopio di anime sofferenti ed una verità che non può essere scritta

Misschinamoon

Ottimo film!

Ospite

Splendido

Ospite

In questo thriller legale, Koreeda descrive eloquentemente tutto il sistema legale e giudiziario del Giappone, in cui nessuno è realmente interessato alla verità. Ma il film va più in profondità, scavando nelle difficili dinamiche familiari (tipico del regista) e, soprattutto, nel relativismo della verità, rendendo ambiguo e misterioso il punto focale della storia, l’omicidio iniziale.

Ospite

Il tema scottante della legge giapponese... Molto intenso! bello! Le musiche di Einaudi in sottofondo: meravigliose.

Ospite

Probabilmente il film più cupo di Kore’eda (almeno tra quelli che ho visto). Molto bello

Giorgio

Hirokazu Kore’eda come sempre affascina e racconta sensazioni e sentimenti molto profondi coprendoli con storie che lasciano il segno e fanno nascere riflessioni. Bellissimo film.

Ospite

Gran film, l’ho evitato tutto questo tempo perchè ne ho sentito parlare come di un Koreeda non a proprio agio con questo tipo di storie: Ho sbagliato

Ospite

Capolavoro

Ospite

Uno dei più bei film che abbia mai visto.

Antonio Sofia

Film meraviglioso. Da vedere.

Il terzo omicidio

KORE-EDA Hirokazu | 125 minuti

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