Una donna chiamata Maixabel

Maixabel

Regia: Icíar Bollaín

3.7 /5

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Paese, anno: Spagna, 2021

Durata: 115 minuti

Audio: IT,VO

Sottotitoli: IT

Disponibile fino: sab 30 gennaio 2027 a mezzanotte

L'ex Governatore civile di Guipuzkoa, viene assassinato. 4 anni dopo il colpevole vuole incontrare la vedova della vittima. 

Tipologia: Film

Genere:

Dettagli

Il 29 luglio del 2000 Juan María Jaúregui, ex Governatore civile di Guipuzkoa, viene assassinato a Tolosa da un commando dell'ETA composto da tre persone. I colpevoli sono catturati e condannati nel 2004 a 39 anni di carcere. Nel 2014 uno di loro, Ibon Etxezarreta, chiederà di incontrarne la vedova, Maixabel Lasa, che dal 2001 era stata nominata direttrice della Oficina de Atención a las Víctimas del Terrorismo dal governo basco. Il film descrive il percorso grazie al quale si giunge a questo incontro.

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Premi

Winner Miglior attrice Goya 2022

Winner Miglior attore non protagonista Goya 2022

Winner Miglior attrice esordiente Goya 2022

Commenti

Lo consiglio per capire cosa sia la giustizia riparativa. Penso anche che per casi di violenza singoli e non di associazioni terroristiche, il perdono sia più difficile da parte delle vittime sopravvissute, però in presenza di un profondo e sincero pentimento forse uno spiraglio potrebbe rivelarsi.

no_data

falso dolore preceduto da falsa tensione, cos'avrebbe di buono questo film?

Roberto

intelligente e molto ben recitato

Gianluca Secco

denso e intenso

Valentina Pescetti

Bellissimo, intenso e autentico

Laura Nava

Ma che bellissimo film , peccato che non sia maggiormente conosciuto. Il miglior messaggio contro la guerra, contro la violenza...che dialoghi in questo film... concetti di nonviolenza (intesa come trasformazione dei conflitti). La riconciliazione è fondamentale per superare l'odio e il male. Incontrarsi tra vittima e carnefice per esprimere le prorpie ragioni, il proprio vissuto è un processo doloroso, ma necessario per costruire un terreno su cui costruire il futuro. Solo il Sudafrica e in parte il Rwanda hanno scelto questo lungo percorso istituendo i Tribunali della Riconciliazione, dove il carnefice diceva cosa aveva fatto e la vittima poteva gridare tutto il suo dolore. La potenza di questo metodo è rivoluzionaria...andrebbe seguito in tutti i conflitti.

Antonietta

Bellissimo film con bravissima interprete...per approfondire il tema bisogna leggere "Patria" di Fernando Aramburu

stefania

La forza delle idee che si scoprono comuni, nonostante tutto

Anna Rocca

un film importante sul terrorismo basco. Ben realizzato e ben recitato

Grazzina

Un film incredibile e necessario per capire e far capire di più sulla storia recente, e le persone che la vivono.

LUCIANA BALLO

ci si commuove anche per gli assassini diventano umani

Tina

commovente per la verità del dramma! ma non è disperante, vince il male che assedia la coscienza e apre una possibilità di vita per tutti vittime e carnefici!

gianna maria guelpa

commovente. rende benissimo il dilemma di quei tempi

Filio

bellissimo ! Toccante!

Una donna chiamata Maixabel

Icíar Bollaín | 115 minuti

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