Agalma
Durata: 54 minuti
Un emozionante viaggio tra le opere del Museo Archeologico Nazionale di Napoli, luogo in continua tensione tra l’incanto del passato e le passioni del presente. Agalma è un invito a guardare con occhi nuovi e mobili quello che nell'era attuale dell'iper esposizione alle immagini e dell'infodemia percepiamo cristallizzato nel tempo.
Tipologia: Film
Genere:
Napoli. Nell’illusoria immobilità del grande edificio borbonico che ospita il Museo Archeologico Nazionale, un vortice di attività offre nuovo respiro a statue, affreschi, mosaici e reperti di varia natura. Il film osserva ciò che accade ogni giorno negli ambienti del museo, soffermandosi sulla quotidianità dei lavoratori, alle prese con interventi delicatissimi che necessitano di cura e tempo, e manutenzione costante. Le opere che vivono e vibrano da secoli sono monitorate come corpi viventi. Tutto ciò accade mentre giungono visitatori da ogni parte del mondo, popolando le numerose sale espositive sotto l’occhio apparentemente impassibile delle opere che sono protagoniste e spettatrici a loro volta del grande lavorio umano. Tutto fa emergere il museo come grande organismo produttivo, che rivela la sua natura di cantiere materiale e intellettuale.
Agalma (dal greco “statua”, “immagine”) coglie la bellezza del museo non solo nell’evidenza della sua incantevole esposizione dell’arte classica, ma anche nelle relazioni intime e altrimenti invisibili che si realizzano al suo interno: il rapporto segreto e sempre nuovo che nasce tra i visitatori e le meraviglie dell’antichità greco-romana; il respiro appassionato di chi pianifica ogni giorno la vita del museo.
Il film è distribuito con il sostegno della Regione Campania e della Film Commission regionale (FCRC).
Commenti
Piero MiRa
La cura di un meraviglioso patrimonio museale...
Enrico Romano
viene subito voglia di visitare Napoli ed il MANN ...
Nono
Semplicemente sublime
Francesca Sprecacenere
bellissimo
Stefania Gallo
interessante
PopCorn
Spunti molto interessanti, molte immagini e poco parlato: il museo vive soprattutto grazie a chi lo vede come luogo dello spirito.
3 / 5