Amira
Durata: 98 minuti
Amira è convinta di essere nata attraverso un concepimento clandestino. Un giorno scoprirà la verità e niente sarà più come prima.
Disponibile fino al 9 settembre 2021, ore 14.00
MOHAMED DIAB (Egitto, 1977) è un regista e sceneggiatore egiziano. Impegnato nella realizzazione di film incentrati sui problemi della società egiziana, Diab ha scritto la sceneggiatura di El geriza nel 2007, film rappresentante l’Egitto agli Oscar nella categoria Miglior Film Straniero. Ha debuttato come regista con Cairo 678, film aderente al suo impegno politico durante la rivolta egiziana del 2011, mentre Clash è stato il film d’apertura della sezione Un Certain Regard del Festival di Cannes nel 2016.
Tipologia: Film
Genere:
Canale:
Amira è un’adolescente dal carattere frizzante: suo padre, tuttavia, è rinchiuso in carcere, e la ragazza è cresciuta nella convinzione di essere nata attraverso un concepimento clandestino. Ma quando la madre di Amira intende avere un altro figlio seguendo la stessa terribile procedura, si scopre una terribile verità che porterà la ragazza a ripensare il mondo in cui aveva vissuto fino a quel momento.
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Commenti
Carola Camurati
intenso e profondo, se riesco lo farò vedere ai miei studenti
Donatella
Un film che dovrebbero vedere tutti, un manifesto contro l’odio di religione, e qualsiasi altro insulso odio
Laura Marchesini
Toccante.
Cristina Tosto
lacerante ed imperdibile
Ivan Mattei
Il film, pur raccontando una realtà molto lontana dalla nostra, coinvolge lo spettatore dal primo all’ultimo minuto. Si crea un rapporto empatico con i protagonisti, sia con la stessa Amira, quasi sempre in scena, che con Warda, sua madre, e Nuwar, suo padre. Un film che parla d’amore, di maternità e di paternità, di identità, di razzismo. Il tutto in 98’ pieni di dolore. Un film assolutamente da vedere.
milena
Un film che riecheggia la grandezza della tragedia greca nel racconto e nello spessore dei personaggi, soprattutto femminili. <3
giuseppe bosone
quando credi di aver visto tutto al cinema arriva questa storia e ti sconvolge..
carla francesca catanese
Due e mezzo, le stelle. Impianto melò per un film sostanzialmente geopolitico. Questo è il tratto più originale.
no_data
Un film delicato e potente
scaramouche
Dall’altra parte del mare non è tutto buio, come vorrebbero farci credere. Perché ci viene sistematicamente negata la possibilità di conoscere questi straordinari autori, questi interpreti, queste maestranze? Con la favola delle religioni e dei sistemi economici, ci tengono separati dalle migliori persone con cui potremmo dialogare, per uscire dal nostro, di buio
no_data
Il film è bello, ben girato e ben costruito, anche gli attori sono bravi dalla protagonista ai comprimari. Tuttavia il soggetto mi lascia perplessa: una vera tragedia greca basata su tali sentimenti di odio tribale che si fa fatica a fare propri, nella quale sembra legittimato punire fisicamente un’ adultera, qualora lo fosse stato, che in realtà era una vedova bianca da cui la famiglia più del marito stesso pretendeva fedeltà, in cui l’assetto genico val più di quello culturale. Gli unici personaggi positivi che si oppongono al vano cercar la bella morte di Amira ,seppur troppo debolmente, sono l’insegnante gay e il giovane innamorato Zaid. Finchè si celebreranno come eroi coloro che sono portatori di questi valori ho poca speranza di pace in Medio Oriente, e poca speranza per una rivoluzione, delle idee, femminista. Tutto nasce poi dall’episodio veramente poco plausibile e involontariamente comico di una guardia fintamente permissiva che beffa il detenuto politico con una sostituzione di sperma. Mah.
videorecord
Commozione pura
Paola Baroni
Un amaro dramma sull’impossibilità di vivere e convivere in un territorio dove non è consentito né sognare e realizzare i propri sogni né amare ed essere amati in libertà.
Maria db
Tema spinoso affrontato con grande abilità
no_data
gran film, molto toccante, ben recitato, senza eccedere in pietismo o scadere in clichè. Una visione dall’interno di un conflitto che pare senza fine, ma più profondamente, sul senso di identità.
Marisa
Ben recitato, ben diretto, utile per far conoscere una realtà inimmaginabile. Sembra non avere fine la lista delle nefandezze di cui è capace l’essere umano.
ingberg
Voto 3,5. Ben realizzato e ben calato nel contesto bellico tra i due popoli, ricco di temi etici nel conflitto tra biologia e cultura, tra nascita naturale e nascita artificiale. Il finale drammatico conferma l’insolubilità del conflitto etnico che travolge storicamente anche i giovani, come l’intensa protagonista.
Doinel50
Ci sono i cellulari a dirci che siamo nell’oggi altrimenti penseremmo di essere in un passato remoto che vorremmo vedere riappacificato. Nessun finale consolatorio.
CARLO DEGANI
Molto bello per storia, bravura attori, fotografia...
Silvia Trevale
ottimo
no_data
Interessante e coinvolgente nonostante le molte assurdità presenti nella trama...
no_data
bello bello bello
LM888
WOW
beduino
Coinvolgente, bello
Francesco F.
Quanto casino pe’ ddu gocce d’acqua...
no_data
bellissimo
no_data
commovente
aldolastella
Bello
Ospite
Molto interessante e toccante
Paolo Ferrarini
Bello, forte, equilibrato, senza troppe sbavature.
Sara strippoli
parlano i volti, un bellissimo film sull’assurdità della
Gandolfo Torregrossa
Molto bello. la narrazione ti coinvolge sin dal primo momento.
Paolo Cardinali
bello
Sara borrillo
eccellente nel raccontare la dura realtà palestinese, l’assurdità della ricerca della vita in quelle condizioni atroci...
infilmica
poteva partecipare al concorso e ambire a qualche premio importante
Ospite
bello.
RoTra
Storia di incredibile disumanità a cui portano i conflitti raccontata con un crescendo drammatico notevole.
mari66
bellissimo, attrice spettacolare
gluca
tensione,emozioni... Storia che ti entra in ogni poro della pelle! Bravissimi attori, ottima fotografia,sceneggiatura e regia. Si potrebbe/dovrebbe vivere in pace sotto questo cielo di questa parte di universo e invece no, purtroppo.
no_data
Tragicamente bello
leuccino
C’è un errore nelle stelline del mio commento_ avevo dato quattro stelline, non una sola, come si comprende dal commento
leuccino
Film molto bello. ma un paio di dettagli non trascurabili mi restano oscuri. Sembra che sia stato proprio Hamar a far sostituire il proprio sperma con quello del soldato israeliano: Questo sarebbe inconcepibile. E, infatti se Hawar sapese di essere sterile , non avrebbe dovuto tentare un’altra inseminazione (a meno che ignorasse che sarebbe stato effettuato il test del DNA). Come stanno le cose? Sono intoppi della sceneggiatura o sono io a non aver capito ? Comunque, questo non toglie nulla a un film dall’impianto poirandelliano inserito in unè dei contesti più drammatici della nostra epoca.
Massimo_M
Film da 5 stelline, ma essendo le vicende del Conflitto estremamente sfaccettate e di cui non sono pienamente edotto, voglio tenere un certo margine di distacco nei confronti di quanto raccontato nella pellicola. Comunque tanta roba.
Ospite
Tragico. Letteralmente.
elda
Struggente
Stefy
Bellissimo e sconvolgente.
mprofeta6@gmail.com
Intenso e sconvolgente come il conflitto ormai secolare che sconvolge questi due popoli martoriati
Michele recchia
Bellissimo!
leander
molto interessante
Ciro Liguori
bello
moniflip
La sofferenza causata dalla stoltezza umana spezza tutti i protagonisti di questo sensibile e bel film. Il dramma che si svolge sullo schermo si specchia nella realtà contemporanea
Margherita B.
Originalissima scenggiatura, che presenta, in forma drammatica, un inusuale risvolto del conflitto arabo-palestinese. Odio e amore si fondono, con un risultato lacerante, nel corpo di una ragazza. E così lei diviene protagonista di una disperata lotta per recuperare un’impossibile dignità. La scrittura è estremamente sensibile, mentre la tensione narrativa si mantiene alta, sino all’inatteso finale, che chiude il cerchio con uno straziante paradosso.
darkglobe
Nonostante un finale rabberciato - sarebbe stato meglio lasciare l’epilogo nell’ideterminatezza - l’opera di Mohamed Diab ben indaga sull’insensatezza della cultura dell’odio e sulla follia dell’ossessione identitaria.
Santa
Potente messa in scena di una tragedia che ricorda quelle greche specie quelle di Sofocle...gli affetti intrisi di dramma familiari, l’impetuoso amore materno fino alla bugia che salverebbe e infine il sacrificio inevitabile finale Attori, dialoghi, scene, musica.. una coralità di toccante bellezza
no_data
In questo film la convivenza fra i due popoli appare disperatamente te inconciliabile. Le uniche possibilità di uscita sono la morte dell’uno o dell’altra.
anamorfo
anche se il finale sembra più dover essere per dare al regista una via d’uscita che diversamente sarebbe stato difficile trovare: incontra il padre biologico? va in Egitto? resta e tutti felici e contenti? finale aperto?
frankjs
Meraviglioso
Carla Crotti
Tema originale il cinema palestinese è vivo!
Claudio Sasso
intenso e ben girato. Ottimi interpreti. sfuggono le motivazioni della guardia carceraria israeliana, se non quella di far nascere un ebreo anche tra i palestinesi
Laura
il dolore del singolo e il dolore di un popolo, la guerra dei maschi e le donne che reggono il mondo con la loro forza. Film che spero esca nelle sale italiane, meriteremmo di vedere film così
aridome
Grandissimo film! Vorrei segnalare un problema coi sottotitoli in italiano, che in alcuni tratti arrivano in ritardo e durano pochissimo (su alcune battute addiritura sono assenti, ma ciò avviene in pochissimi casi-9
rambaldomelandri
Storia bellissima, una profonda riflessione sulla differenza tra individuo e collettività. Il significato dell’uno e dell’altra. E in mezzo il corpo intermedio, la famiglia, con i suoi valori tradizionali, culturali, ancestrali. Un tema, quello dell’identità, già affrontato in altre grandi pellicole (Il figlio dell’altra, La donna che canta), ma qui c’è una profondità di campo che accoglie tutto il dolore del mondo e cerca di elaborarlo per lo spettatore. Imperdibile.
Giuliana Silvestrini
Film emozionante dove i sentimenti piu profondi dell’essere umano sono i protagonisti. Molto bravi gli attori in special modo Amira.
no_data
sconvolgente, proprio lei che poteva essere la risposta: la mescolanza...
elena rampini
Interessante la storia,un po’ didascalica la messa in scena,
3.37 / 5