Anatomia

Regia: Ola Jankowska

2 /5

Paese, anno: Polonia, 2021

Durata: 112 minuti

Prima Mondiale

Mika arriva in Polonia per far vista al padre gravemente malato. Lì, unendo digitale, 35mm, VHS, infrarossi e filmati d'archivio, riemergono storie e ricordi perduti. Le condizioni del padre, intanto, peggiorano.

Disponibile fino al 10/09/2021, ore 11.15
 

OLA JANKOWSKA è una scrittrice e regista polacca che lavora in Polonia e nel Regno Unito. Ha studiato regia alla Scuola di cinema di Łódź e alla NFTS. Ha realizzato numerosi cortometraggi e documentari, presentati nei festival di tutto il mondo. Recentemente, il suo cortometraggio Wiatrołapy è stato proiettato alla National Gallery of Art in Polonia. Il suo primo documentario lungometraggio I Was Here, co-diretto con Nathalie Biancheri, è stato presentato in anteprima al CPH:DOX nel 2019. Anatomia è il suo primo lungometraggio. Per più di cinque anni Jankowska è stata anche tutor di sceneggiatura alla Scuola di cinema di Łódź.
 

Tipologia: Film

Genere:

Dettagli

Mika arriva in Polonia per fare una visita in ospedale a suo padre che soffre di una grave lesione cerebrale e perdita della memoria. Nonostante sia il primo incontro dopo tanti anni, il padre è convinto che vivano ancora insieme e che lei sia un'adolescente. Per un breve periodo Mika diventa la compagna del padre ridotto in stato confusionale. E in quel frangente, è lei stessa a intraprendere un viaggio nella propria vita. Unendo digitale, 35mm, VHS, infrarossi e filmati d'archivio, tempo e spazio si frantumano: il presente si fonde con il passato remoto e i luoghi riportano alla luce storie e ricordi perduti. Nel frattempo, le condizioni del padre si aggravano. E così anche la vita e la sua fine cominciano a confondersi.

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Commenti

Margherita B.

Coraggioso film, che non teme di apparire debole, per farsi invadere dalla sussurrante evanescenza del ricordo. Questa narrazione dà corpo alla memoria, che risucchia il tempo presente, lasciando dietro di sé un’atmosfera rarefatta, in cui ombra e luce si confondono. Il silenzio dell’oggi è energia riversata nell’immaginazione: tale è - forse - il senso del magico finale.

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Ola Jankowska | 112 minuti

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