Mama, i'm home
Durata: 104 minuti
MAMA, YA DOMA
Russia. Tonya rifiuta di credere alla notizia della morte del figlio in guerra e inizia a indagare. Un giorno un giovane si presenta alla sua porta dicendo di essere proprio lui, suo figlio.
Disponibile fino al 14 settembre 2021, ore 16.15
VLADIMIR BITOKOV (Nal’čik, Russia, 1985) è un regista e sceneggiatore russo. Dal 2010 è allievo del corso di filmmaking tenuto da Aleksandr Sokurov: in quest’ambito ha realizzato il cortometraggio Anchor. Nel 2018 ha diretto il film Glubokie reki, ambientato nel Caucaso, che ha ottenuto diversi riconoscimenti in Russia.
Tipologia: Film
Genere:
Canale:
Epopea di un ostinato coraggio femminile. Nal’čik, città della Russia Meridionale: Tonya apprende che il figlio è deceduto durante il servizio militare in Siria. Tuttavia, la donna afferma con disperato vigore che non crederà alla sua morte fino a quando non vedrà il suo corpo. Tonya inizia a indagare, soprattutto in virtù del silenzio dell’ufficio arruolamenti, della polizia e della pubblica amministrazione. Ma un giorno, un giovane soldato si presenta alla porta di Tonya e si presenta come suo figlio…
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Commenti
Anastasia Brandi
Film bellissimo, attori straordinari, bellissima fotografia. Bella la sceneggiatura. Inaspettato.
ingberg
Film potente e carico di tensione dall’inizio alla fine, interpretato in modo magistrale
Silvia Trevale
bel film. Rappoport bravissima come sempre.
Leila Tavi
Condensate in un’ora e mezza tutte le tensioni sociali e politiche della Russia con il suo animo sofferente di potenza che alterna grandeur a livello internazionale e miseria e sofferenza a livello regionale. Eccezionale
leander
incisivo e scabro, anche potente.
Paola Baroni
La storia di una madre - magistralmente interpretata da un’intensa e potente Ksenja Rappoport - alla ferma ricerca della verità sulla morte di suo figlio, inviato in missione in Siria nelle fila della milizia privata e mai più tornato. A farle da contraltare un apparato governativo farraginoso ed ancorato al passato che baratta la vita delle persone con onorificenze e indennità ed una società che non riesce a rinunciare ai rigidi meccanismi che l’hanno determinata nel corso del tempo. Uno dei film più interessanti di Biennale Cinema Channel.
Paola Baroni
La storia di una madre - magistralmente interpretata da un’intensa e potente Ksenja Rappoport - alla ferma ricerca della verità sulla morte di suo figlio, inviato in missione in Siria nelle fila della milizia privata e mai più tornato. A farle da contraltare un apparato governativo farraginoso ed ancorato al passato che baratta la vita delle persone con onorificenze e indennità ed una società che non riesce a rinunciare ai rigidi meccanismi che l’hanno determinata nel corso del tempo. ??????? C??????.
emmeti
Geniale
no_data
potente, viscerale, umano
bergman1963
stupefacente ritratto di madre indomita alla ricerca di un figlio perduto sullo sfondo di una Russia incapace di riconoscere i suoi Padri...
Cristina Tosto
intensa protagonista
Gianni2222
Storia interessante con qualche sbavatura nella sceneggiatura. Sottotitoli italiani a volte incomprensibili
rambaldomelandri
Grande film, interprete a dir poco straordinaria. L’avevo vista per la prima volta ne La sconosciuta e mi colpì moltissimo. I colori sul seppia raccontano di un Paese immobile, di istituzioni sorde alla disperazione del singolo, pronte a comprarne il silenzio. E’ vero, ricorda molto Tre manifesti a Ebbing, Missouri, sia per la tenacia della madre che per la stolida ottusità dei rappresentanti della legge (e del popolo).
Claudio Sasso
non semplicissimo da capire per me, ma buon film, con buona tensione ed una ottima interprete
no_data
Un’attrice superba. Un film interessante.
pesadilla
Probabilmente ho visto un altro film, ma a me proprio non è piaciuto. Le due stelle sono per l’intensa interpretazione della protagonista
Santa
Gran bel film. Che gran coraggio il regista! Intensa interpretazione di Tonja
Alexander 875
Russian version of «Three Billboards Outside Ebbing, Missouri»
no_data
Ci sono i temi dei classicii russi:la burocrazia cieca e ipocrita, la vita della provincia, la corruzione, la violenza ottusa del potere, e la forza dei sentimenti di una madre, che sono universali.
no_data
bello
no_data
brava l attrice
3 / 5