Laila in haifa
Durata: 99 minuti
Nel corso di una notte, attraverso una serie di incontri e situazioni, si intrecciano le storie di cinque donne che nelle loro relazioni e identità personali sfidano ogni categoria e classificazione.
77. Mostra del Cinema di Venezia - Concorso ufficiale
Tipologia: Film
Genere:
Canale:
In una notte piovosa, nella città portuale di Haifa, il locale Fattoush si va riempiendo come ogni sera. È il giorno dell’inaugurazione della mostra fotografica dell’israeliano Gil nella galleria di Laila, sua amante e moglie del proprietario del locale. C’è anche la sorella di Gil, che si fa corteggiare da un ragazzo arabo al bancone e poi si allontana abbracciata a lui, e c’è la donna del cuoco, bella e inquieta, cui va stretta la relazione col marito e la richiesta di un figlio. Ci sono gay e etero, travestiti sul palco, signore che si guardano attorno alla ricerca del partner di un appuntamento al buio, e una giovane femme fatale, cresciuta all’ombra della povertà e delle tensioni razziali, che cerca il risarcimento che le spetta.
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Commenti
no_data
Molto interessante il contesto in cui tutto si svolge, interessanti i prsonaggi e il mondo che ognuno porta sullo schermo. E’ poetico e disperato; dal contesto emergono una ad una le disperazioni di giovani e meno giovani alla ricerca della felicità o di un pò di gioia in un mondo di diversi ma tutti accomunati dalla stessa fatica. Bella la colonna sonora e anche la fotografia.
crismari
un bel miscuglio di sentimenti, amore e odio, coscienza identitaria e opposizione, libertà e rispetto. E mi sembra che le vittime non siano solo le donne. Bellissimi primi piani!
Lucia Damerino
una notte, un luogo, persone legate da fili, riflessioni, un bel film d’autore
verdoux47
eccellente Gitai, non me lo sarei mai aspettato, sono basito
53mado
Una noia profonda!!!
Marcello Cella
Suggestivo, ma un po’ dispersivo...
ingberg
sia pure gravato da un intellettualismo un po’ datato
SALVATORE INTRUGLIO
Molte improbabili situazioni in una bella location ... Arrivare sino alla fine è dura
no_data
introverso ma spietato...lacerante
cogiac
IL PEGGIOR ANTONIONI
mifla54
noioso noioso
gianna
non ho capito
ornella.bonaldo@gmail.com
in un posto così una storia non ha senso
rambaldomelandri
Poco senso, molte banalità, nessuna emozione.
leander
pennellate e poco più...
no_data
bei dialoghi, bel bar, gitai non molla mai
no_data
Ritratti di donna scorrono in un locale bohemienne di Haifa. Un po’ irrisolto con dei ritratti appena accennati. Estetizzante nei suoi piani sequenza.
Arreumb
Bravi gli interpreti, ottima la fotografia, alcuni dialoghi colpiscono per i concetti che esprimono, manca forse un motivo conduttore che leghi e permetta di interpretare il tutto.
GIORGIO PARIS
Uno spaccato minimale ma rappresentativo della società israeliana. Inquadrature e piani sequenza straordinari. Bravissimi gli interpreti, soprattutto femminili
anamorfo
https://en.wikipedia.org/wiki/Munio_Weinraub
anamorfo
ho cambiato giudizio, o meglio, l’entusiasmo non c’entra, questo film mi ricorda molto il cinema di Egoyan, chissà, un armeno e un ebreo... comunque è un cinema intelligente e Israele, ma anche la Palestina, hanno bisogno di registi così, laici, aperti, carichi di interrogativi
anamorfo
al solito Amos Gitai non mi entusiasma
Bg90
bella fotografia e personaggi ben costruiti ma la narrazione nel complesso appare ingessata, goffa e poco organica. in altre parole messaggio e grafia piacevoli, la sintassi un po’ meno.
emmeti
Sconnesso, affastellato, pretenzioso - persino nelle musiche. Dialoghi con eccessive divagazioni parafilosofiche... Una delusione, per la qualità che il regista ha dimostrato altre volte.
Paola Carignano
Troppo didascalico
Luisito
Ha fatto film migliori
Giulio Base
Having said that, long life and long career to him, I will wait as always (as his fan) for his next movie.
Giulio Base
Even the great masters can make a wrong movie and in this work by Amos Gitai there is very little of his mastery.
2.45 / 5