Palimpsest

Regia: Hanna Västinsalo

2.8 /5

Paese, anno: Finlandia, 2022

Durata: 109 minuti

Selezionati per un processo di terapia genica che rende più giovani i loro corpi, due anziani ospiti di un ospizio dovranno ritrovare il loro posto in un nuovo mondo che li ha ormai quasi del tutto dimenticati.

HANNA VÄSTINSALO ha studiato regia all’American Film Institute Conservatory di Los Angeles, dopo aver conseguito un dottorato di ricerca in genetica molecolare all’Università di Helsinki. Molti suoi lavori sono stati proiettati in festival internazionali, come la Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia, l’Aesthetica Short Film Festival, il San Francisco Dance Film Festival e 360 Film Festival al SATIS Expo di Parigi. Nel 2018 è stata relatrice al TEDxHelsinkiUniversity 2018, dove ha parlato della sua passione nel combinare la narrazione con la scoperta scientifica.

Tipologia: Film

Genere:

Dettagli

Tellu e Juhani hanno entrambi superato gli ottant’anni e non hanno altro in comune se non una stanza in cui vivono aspettando la morte. Il destino cambia quando Tellu e Juhani sono selezionati per una terapia genetica sperimentale molto simile alla fonte della giovinezza.

I loro corpi ringiovaniscono, così Tellu e Juhani girano il mondo che pensavano di aver perduto per sempre. Mentre Tellu non vuole pensare troppo al futuro, Juhani è spinto a riesaminare le proprie opportunità dopo la morte della moglie Matilda. Grazie alla ritrovata giovinezza, si rende conto di poter realizzare il suo sogno di bambino, quello di viaggiare tra le stelle, visto che in questo mondo non è più impossibile. La ritrovata passione per la vita di Juhani fa riflettere Tellu che non aveva mai pensato che il suo tranquillo compagno di camera avrebbe abbandonato il programma e quando lo fa, è lei che non può arrestare la spirale di edonismo giovanile.

Tellu, nel suo corpo di preadolescente, dice a Juhani che le è stato consentito di ringiovanire ulteriormente e quindi ha bisogno di un genitore adottivo. Prima di perdere ogni ricordo, Tellu cerca di mettere in contatto Juhani con la figlia, la quale non ha accettato la nuova gioventù del padre. Juhani ora deve decidere se aiutare la propria amica a cancellarsi.

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Commenti

Lup_Cine

Tutto bene in Finlandia? :)

no_data

Veramente un film singolare, molto originale anche se ha qualche difetto (ritmo a volte troppo tardi lento e incongruenza di sceneggiatura - perché il protagonista principale non fa questo esperimento con la moglie? - perché fanno stanza miste uomo/donne ? - cosa vuole comunicare con il finale?), è un film molto audace

no_data

bho!

Anna

inquietante ma molto interessante.

no_data

È un film troppo e inutilmente lento, ma soprattutto inconcludente e stupido, infatti come è possibile che una donna ultraottantenne, che conserva la memoria di tutta la sua vita, solo perché si ritrova in un corpo giovanissimo si comporti come un’adolescente?

Buona idea ma il film è inconcludente

no_data

una storia piena di tenerezza :)

Doinel 50

Freddo e poco coinvolgente.

no_data

Un’occasione sprecata, un film che non va da nessuna parte. Profondamente superficiale

Sabrina

ansiogeno e leggermente inquietante

elena-savio

molto, molto bello, lentamente ci fa pensare all’impossibilità emotiva di questo esperimento

bergman1963

interessante opera morale sull’ansia dì ringiovanimento, sul rifiuto della vecchiaia e il sempiterno desiderio di amore…fresco e toccante…

anamorfo

bello!

Ospite

Sul genere de il curioso caso di Benjamin Button ma con finale più felice.

no_data

La sceneggiatura non libera completamente il suo potenziale rendendo il film non del tutto riuscito. Comunque interessante ed originale.

Suzette55

magari!

no_data

Stimola riflessioni talmente ampie da costituire un altro passo importante per l’evoluzione dell’umanità.

Piero MiRa

Inquietante ipotesi fantascientifica ’palinsesto’, di una vita riscritta sopra un’altra, come nelle antiche pergamene; una vita programmabile, regressiva, alla Benjamin Button...

Paola Baroni

Una riflessione sulla vita, sul tempo che passa e sulle conseguenze a cui si potrebbe andare incontro se si potesse invertire il corso delle cose. Un incontro tra solitudini che si sostengono a vicenda fino a diventare famiglia. Un film che fa pensare e che fa vedere le cose in modo completamente diverso. Che, in fondo, è quello che cerchiamo ogni volta che ci tuffiamo in una sala buia in attesa che si compia la magia del cinema. Grazie a Biennale College Cinema per avercelo regalato.

Augusto Galli

Che fastidio questi primi piani pressochè infiniti. A che servono? L’argomento è inquietante

Santa

Opera prima che sottolinea il valore dell’esistenza individuale come autentico fondamento della dignità umana. Manca l’espressività poetica propria di certa filmografia finnica che ne avrebbe anche alleggerito certe ridondanze. Il film comunque suscita riflessioni come nei commenti qui sotto. La parte finale poi svela che per alcuni proprio non c’è stata neppure l’infanzia

Milva

Un film che mette in moto il pensiero verso molteplici aspetti della vita vissuta, un film che fa domande.

darkglobe

Scelta stilistica che ricorda tanto le visioni offuscate de Il cieco che non voleva vedere Titanic per riproporre, col pretesto della ricerca scientifica, il tema dei rimpianti e del rimedio agli errori compiuti. Bello per la sua sincerità.

pedar

La vicenda di Dorian Gray con la differenza che qui il finale è consolatorio. Una seconda possibilità la dobbiamo sempre saper cogliere anche se ne dobbiamo pagare un caro prezzo. E questo anche senza l’aiuto di improbabili trattamenti medici che purtroppo non ci saranno mai. Il trattamento lo dobbiamo fare nella nostra testa. Grazie a chi ha confezionato questo film!

Luigi Rinaldi

Un racconto alla P.K Dick, sicuramente la genetica è un tema che mette ansia e speranza all’umanità. Detto questo troppo movimenti di camera, soggettiva e oggettiva in footage che mi ha fatto venire mal di testa, troppo lunga la prima parte, Buono il montaggio. È un dramma sul futuro in un ottica del presente.

DanGi

e mezzo

Palimpsest

Hanna Västinsalo | 109 minuti

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