Silent City Driver
Durata: 138 minuti
SILENZIOSO AUTISTA DI CITTÀ
Regia: Janchivdorj SENGEDORJ
Il solitario ed enigmatico Myagmar vive isolato dopo aver sopportato 14 anni di carcere. Segnato fisicamente e emotivamente, guida un carro funebre e i suoi unici compagni sono i cani randagi che ha salvato nel tempo. Si apre un po’ al mondo con un giovane monaco buddista e con un tormentato amore. Un noir visionario, fiammeggiante, dissonante, in un mondo e una città – Ulan Bator – dove il silenzio di Dio è assordante.
Tipologia: Film
Genere:
Canale:
Regia: Janchivdorj SENGEDORJ
Cast: Tuvshinbayar Amartuvshin, Narantsetseg Ganbaatar
Winner Gelso viola MYmovies Far East Film 2025
Premi: 1 Far East Film
Regia: KIM Ki-duk
Durata: 86 minuti
3.9 /5
Descrizione: Hee-jin gestisce un hotel galleggiante, vendendo cibo e sesso. Quanto arriva il tormentato Hyun-shik e tra i due si creerà un forte legame tra tenerezze e crudeltà. (Corea del sud, 2000.)
Regia: Derek Kwok-cheung TSANG
Durata: 138 minuti
3.88 /5
Descrizione: La lotta per sopravvivere fa incontrare una studentessa bullizzata e un teppistello. Due vite al margine in un ritratto adolescenziale dolente e necessario. (Cina, 2019.)
Regia: KIM Ki-duk
Durata: 95 minuti
3.33 /5
Descrizione: L'innocenza, la colpa, il perdono: una parabola esistenziale dolente, dove un’adolescente si prostituisce aiutata da un’amica. Ma la tragedia è dietro l’angolo. (Corea del sud, 2004.)
Regia: YEON Sang-ho
Durata: 116 minuti
2.78 /5
Descrizione: Quattro anni dopo l’epidemia zombie, la Corea è ancora classificata zona rossa. Un ex militare fuggito all’estero riceve dal Governo l’incarico di tornare indietro per effettuare un recupero. (Corea del sud, 2020.)
Regia: YEON Sang-ho
Durata: 92 minuti
3 /5
Descrizione: Un senzatetto è solo la prima vittima di un virus letale che trasforma gli esseri umani in famelici morti viventi. Mentre Seoul è nel panico, un uomo è alla ricerca della fidanzata. (Corea del sud, 2016.)
Regia: YEON Sang-ho
Durata: 118 minuti
3.36 /5
Descrizione: Un virus non identificato si abbatte sulla Corea del Sud. I passeggeri di un treno per Busan, l’unica città ancora incontaminata, dovranno combattere per la propria sopravvivenza. (Corea del sud, 2016. Audio: VO - Sottotitoli: IT)
Regia: LIAO Ming-yi
Durata: 95 minuti
3.13 /5
Descrizione: Po-ching e Ching sono degli ossessivo-compulsivi destinati ad incontrarsi. Una collisione di 'stranezze' raccontata con leggerezza, umorismo e qualche lacrima. (Taiwan, 2020.)
Regia: SHIN Dong-seok
Durata: 124 minuti
Descrizione: Quando il figlio annega per salvare un amico, i genitori si offrono di accoglierlo in casa. Quale può essere il rapporto con il ragazzo che è sopravvissuto al proprio figlio? (2019.)
Regia: YOON Ga-eun
Durata: 92 minuti
Descrizione: Assunto il ruolo di sorella maggiore per le due piccole vicine casa, la dodicenne Hana le guida in una serie di piccole/grandi avventure per evitare che cambino casa. (2019.)
Regia: YOON Ga-eun
Durata: 95 minuti
Descrizione: Macchina da presa ad altezza bambino per raccontare l’estate dell’undicenne Sun a cui casca il mondo addosso quando la migliore amica la isola senza motivo. (2016.)
Regia: LEE Won-Tae
Durata: 110 minuti
3.23 /5
Descrizione: Un’alleanza spericolata tra uno sbirro e un bandito, impegnati in una tregua per neutralizzare un serial killer. Dove sta il bene e dove il male? (Corea del sud, 2019.)
Regia: KIM Jee-woon
Durata: 115 minuti
2.61 /5
Descrizione: Due sorelle tornano a casa dopo un periodo in una clinica per malattie mentali. Qui però devono fare i conti con la crudele matrigna e con una terrificante presenza. (Corea del sud, 2003.)
Commenti
Luca Specchio
un piccolo capolavoro sul dramma esistenziale... senza il lieto fine a rovinare tutto! Bello!
Antonietta
affascinante e misterioso, visivamente bellissimo
AldoT
Intenso, profondo, tagliente. Bellissima fotografia
franca
Che bel film!
marta
davvero originale!
Tre stelle perché alcune scene non le ho capite. Colona sonora fantastica, bravissimo l'attore protagonista, ottima la regia.
Lup_Cine
Piccola meraviglia
Giacomo Fanelli
Capolavoro..
Maurizio
Non può esserci consolazione in questo mondo che funziona all'inverso di tutto ciò che è umano. Veramente bello..
Natalia Poggi
Mi ha ricordato la Mongolia di oggi nei suoi aspetti meno attraenti, ma terribilmente veri. Fare la pipi sul ciglio della strada in mezzo al deserto ponendosi il problema di come coprire le nudità inferiori ad esempio e poi le cosiddette citta che in era sovietica pullulavano e ora sono fantasma con i palazzi vuoti sgarrupati e al buio Comunque un bel film dai tempi lunghi ma intensi
g.candido
lento, ma piacevole. finale sconvolgente
Marzia Ruffinoni
Molto faticoso
Marilena - Simone
Per gli amanti del genere.
Luca Comarin
Notevole!
Piero MiRa
Come un cammello in tangenziale...
Massimiliano Framorando
Film sorprendente, noir e poetico. Ottime la regia e la fotografia.
Carla Benelli
un'atmosfera cupa e affascinante. Bravissimi gli attori, molto lento, da vedere più volte
Saverio Solimani
Molto toccante e fa riflettere sul valore della vita soprattutto per chi ha avuto esperienze sconvolgenti e si trova a confronto con altre persone che hanno esperienze altrettanto difficili ma molto diverse
no_data
Un film difficile da valutare, ricco di spunti e di contrasti, la prima parte potrebbe piacere ai fan di Jarmusch (per dire) come il sottoscritto, poi emerge una cupezza monumentale che sposta il tono del film ed è comunque interessante. Ma trovo che sia troppo dilatato, l'avrei preferito con mezz'ora di meno. E il finale irrealistico gli fa perdere qualcosa. Perfetta la scelta della canzone di Gainsbourg. Ottimi gli attori. Grande la faccia del protagonista. Ma non sarà possibile dimenticare nemmeno la ragazza.
bellotti
Un silenzio cupo e doloroso ci fa scoprire un mondo di sofferenze. Un mondo in bianco e nero dove esiste un sopra e un sotto che convivono. Una fotografia toccante, una recitazi9ne intensa. Film certamente da premiare.
senza speranza
no_data
superbo
Cecilia
Mi sento commossa e toccata da questa visione. Oltre due ore di girato che non si sentono, già dai primi minuti è come entrare in un‘altra dimensione. Pochissime parole, un‘umanità nuda ed esposta che non si può che guardare con rispetto. Il protagonista davvero bravissimo e così mi sono piaciuti il giovane monaco e il vecchio padre cieco. Sono felice di aver avuto la possibilità di vederlo e spero che la distribuzione lo permetta a tanti.
dieter
originale nella sua cupa disperazione, il finale ricordo Post Mortem di Larrain
Sarabrac
Sorprendente
Sarabrac
Sorprendente
Kowalski61
POTENTE
Gianni2222
Una storia affascinante raccontata con delicatezza. Bravissimi gli interpreti. Fotografia mai banale con luci curatissime. Bravi tutti. Cinque stelle.
doubleross
film molto bello, tragico, durissimo soprattutto per la solitudine di tutti. Ulaabaator ci era sembrata una città giovane, dinamica e piena di vita. Ok, come non detto. La canzone di Gainsborg è ipnotica, il protagoista è fighissimo!!!
Giovanni Sanvitale
Sperando di poterlo rivedere per comprenderlo appieno.
teresa
Non ricordo più i colori. Ho visto un film muto in bianco/nero raccontato dall'espressione di un fantastico attore.
focabi
Dostojewski in salsa alle mongole: la cultura russa si sente al di là dell’uso dei caratteri cirillici. Peccato che la leggerezza di Cechov e il cachinno di Gogol siano del tutto assenti, vista la mostrata disponibilità di ospedali attrezzatissimi, servizi sociali adeguati, trasporti urbani puntuali, polizia integerrima, e la probità di quasi tutti i personaggi non principali. Il male sarebbe quindi limitato ad una cisti che il protagonista cerca di rimuovere, ma il monachino lo aveva ben avvertito che il mondo non si cambia. Si può bene sperare che Il cammellino orfano troverà una buona sistemazione. Il mondo di Kim Ki Duk è ben più verace.Dostojewski in salsa alle mongole: la cultura russa si sente al di là dell’uso dei caratteri cirillici. Peccato che la leggerezza di Cechov e il cachinno di Gogol siano del tutto assenti, vista la mostrata disponibilità di ospedali attrezzatissimi, servizi sociali adeguati, trasporti urbani puntuali, polizia integerrima, e la probità di quasi tutti i personaggi non principali. Il male sarebbe quindi limitato ad una cisti che il protagonista cerca di rimuovere, ma il monachino lo aveva ben avvertito che il mondo non si cambia. Si può bene sperare che Il cammellino orfano troverà una buona sistemazione. Il mondo di Kim Ki Duk è ben più verace.
Giuseppina Bagnato
Noioso, lungo, contato
Furyu
Renato Frabasile
giulia pugliese
Un bel film complesso ed interessante
MMM666
Peccato non sia adatto ad un pubblico europeo. Troppo intenso
sempreassurda
Con la seconda visione ho deciso di alzare il voto. Il più bello della selezione decisamente
Francesco Bracciale
Incredibile. Film estremamente complesso e che meriterebbe più di una visione per essere compreso a pieno, non è una visione semplice, men che meno divertente. È violento, crudo, intenso e con una soundtrack incredibile. Stupendo sia a livello concettuale che registico, nonostante ci siano varie ispirazioni da altri registri. Ad esempio uso delle luci mi ha ricordato molto "Fallen Angels" di Wong Kar-Wai. Il tormento del protagonista che si interfaccia tanto con un monaco buddista che con un'altra anima spezzata, lo rende semplicemente iconico. Sono più che sicuro, che se questo film otterrà una buona distribuzione nei vari stati del mondo, potremmo trovarci di fronte ad un'opera che verrà in futuro considerata un cult.
Pina Giorgetti
Capolavoro. Pietra miliare. Pensavo di aver visto e sentito l'inferno del vivere con "An Elephant Sitting Still", qui si va oltre.
whedon
A simple, familiar tale of revenge and repentance told through the gaze of Buddhism. Beautifully shot, measured, slow, atmospheric and dense, a film of desolate landscapes, repetition and the cyclical nature of violence and desperation to fit in.
bergman1963
peccato e redenzione, desiderio di vendetta e compassione, perdizione e perdono sono alcuni dei grandi temi affrontati con mano sicura da Sengedori Janchivdorj...opera epocale con un protagonista che si impone per assoluto carisma...paesaggi della Mongolia illustrati sempre nel contesto narrativo, senza compiacimenti esotico-turistici...il tema musicale dominante incastona una gemma preziosa in un lavoro monumentale...Enorme !!!
Shiho
Film suggestivo, intenso, ben recitato. Qualche momento non ben comprensibile, ma sicuramente un bel film!
AlienXS
Una vera sorpresa. Dramma intenso e delicato sul tema dell'espiazione e del supporto tra outsiders. Fotografia spettacolare, Cast fortissimo, costruzione solida. Da ricordare
kk
Noir sorprendente. Struggenti alcune scene. Bravi
Amadeus
La trama è di grande originalità e sorprendente. La fotografia ben realizzata nei grandi scenari mongoli. Il ritmo è talvolta lento, ma forse appropriato.
Erika - Bortolussi
Uno dei film più belli di questo FEFF, forse il migliore di questa edizione ma anche il più difficile da apprezzare e comprendere. La fotografia è assolutamente stupenda. Poetico nella tragicità. Un incontro di anime tormentate nel silenzio assordante della Mongolia. Dal regista di "The Sales Girl", a mio parere, un film molto potente, per pochi. Grazie Sengedorj, grazie FEFF per averci dato l'opportunità di vederlo. "Non c'è modo di fuggire da questa merda. A volte invidio la cecità di mio padre". cit.
Felice Antignani
Seconda visione, dato che non mi usciva dalla testa. Gioiello prezioso.
Marco Pic
Una Mongolia in grande forma in questo FEFF!
Esnault
vite disperate raccontate attraverso poesia e bellezza
Giappone25
molto particolare, ricorda il neorealismo tragico
il Grande Mao
Una fotografia elegante e raffinata (non ti stancherai di vedere il piano sequenza finale) e un unico brano ricorrente per raccontare - nell'ermetismo del dialogo - l’incontro di anime e corpi provenienti da diverse solitudini che producono un’incomunicabilità dolorosa. Con un unico sbocco, tragico e simbolico insieme.
paolida
Buono con qualche furbata di troppo
The observer
Realismo magico con tanto di citazione al colonnello Buendia, film difficile ma affascinante, per sognatori e visionari, certo non per tutti ++++
Luciano Gaido
visto 2 volte il p.s. della sepoltura. magnifico
arianna petris
Potente. Raffinato. Piani sequenza magistrali, no musica extradiegetica.
Angela Signetti
molto interessante, musica super, cammello bello, lui bravo e bello. Per i non iniziati e per una vecchia signora come me, un po' più di chiarezza avrebbe aiutato.....
serenata
gran bel film per storia, fotografia, location, personaggi. il pianto finale fa allentare la tensione accumulata nelle oltre due ore di film.
sempreassurda
Personaggi intriganti, musica dark e regia spettacolare.
Felice Antignani
Sublime. C'è tanto studio dietro (bushido, Melville, Jarmusch)...
Michele Scariot
Film molto intenso con una fotografia stupenda e una storia poetica e disperata. Non riceve il massimo dei voti perchè, forse,l'ultima parte ha qualche sbavatura e il film sembra dilungargi anche se il finale vero e proprio lascia il segno.
Francesco Canalicchio
lento, si prende il suo tempo ma molto bello. ottima fotografia e colonna sonora
no_data
eccellente. Doloroso. Disperato, neppure il piccolo troppo-giovane monaco riesce a portare pace a un cuore così ferito e umiliato e devastato dalla violenza degli umani e del mondo. Lacerante, potente, lungo e lento, teso e struggente, romantico e sfolgorante d'impotenza e ribellione sorda e insieme quasi eroica. nel nulla, nel vuoto, nell'abisso. Straordinario.
CRISTIAN CICERO
E se il cane è il simbolo della fedeltà , il protagonista alla fine acquisisce quel valore che sembra tentennare nella natura umana. Nel vortice del dolore del passato , dell'alienazione nell'ipnotica Mongolia, della ricerca di redenzione , alla fine il protagonista nel profondo silenzio abbandona questo mondo . Una perla del Cinema Mongolo , ricordo che fui conquistato dal primo film mongolo che vidi L'ultima luna di settembre... la meraviglia
no_data
brividi
manuel
L'Asia è rimasta una delle poche terre dove ancora producono Cinema. Questo film mi ha ricordato attimi di Kim Ki-duk. Nice
S.C.
poetico, rarefatto da guardare con calma e silenzio
stagista
Il regista è troppo concentrato sulla faccia del protagonista per dare slancio alla storia, che procede stancamente e senza reali motivazioni. Il finale però è suggestivo.
Scarlet Nabi
STUPENDO
The history of pain
Straordinario da tutti i punti di vista. Pazzesca la scelta musicale. Sicuramente una delle cose più interessanti vista negli ultimi mesi.
Alessandra
potente,raffinato,gran bel film!!!
marang66
gli ultimi minuti sono incredibili. Gran bel film
Steve65
né Cannes, né Venezia...
Elisabetta Aruta
Nel 2022 al FEFF avevano fatto una sezione Best of the best, con i migliori film asiatici dell'anno già proiettati nei festival internazionali: da lì sono passati alcuni dei film migliori mai visti al festival. Se ci fosse ancora quella sezione, Silent City Driver avrebbe potuto tranquillamente farne parte (riassunto: rimettetela).
4.25 / 5