Silent City Driver

SILENZIOSO AUTISTA DI CITTÀ

Regia: Janchivdorj SENGEDORJ

4.25 /5

Paese, anno: Mongolia, 2024

Durata: 138 minuti

Audio: VO

Sottotitoli: IT,EN

Sezione: Concorso

Italian

Vincitore Gelso viola MYmovies

Il solitario ed enigmatico Myagmar vive isolato dopo aver sopportato 14 anni di carcere. Segnato fisicamente e emotivamente, guida un carro funebre e i suoi unici compagni sono i cani randagi che ha salvato nel tempo. Si apre un po’ al mondo con un giovane monaco buddista e con un tormentato amore. Un noir visionario, fiammeggiante, dissonante, in un mondo e una città – Ulan Bator – dove il silenzio di Dio è assordante.

Tipologia: Film

Genere:

Canale:

Dettagli

Premi

Winner Gelso viola MYmovies Far East Film 2025

Commenti

Luca Specchio

un piccolo capolavoro sul dramma esistenziale... senza il lieto fine a rovinare tutto! Bello!

Antonietta

affascinante e misterioso, visivamente bellissimo

AldoT

Intenso, profondo, tagliente. Bellissima fotografia

franca

Che bel film!

marta

davvero originale!

Tre stelle perché alcune scene non le ho capite. Colona sonora fantastica, bravissimo l'attore protagonista, ottima la regia.

Lup_Cine

Piccola meraviglia

Giacomo Fanelli

Capolavoro..

Maurizio

Non può esserci consolazione in questo mondo che funziona all'inverso di tutto ciò che è umano. Veramente bello..

Natalia Poggi

Mi ha ricordato la Mongolia di oggi nei suoi aspetti meno attraenti, ma terribilmente veri. Fare la pipi sul ciglio della strada in mezzo al deserto ponendosi il problema di come coprire le nudità inferiori ad esempio e poi le cosiddette citta che in era sovietica pullulavano e ora sono fantasma con i palazzi vuoti sgarrupati e al buio Comunque un bel film dai tempi lunghi ma intensi

g.candido

lento, ma piacevole. finale sconvolgente

Marzia Ruffinoni

Molto faticoso

Marilena - Simone

Per gli amanti del genere.

Luca Comarin

Notevole!

Piero MiRa

Come un cammello in tangenziale...

Massimiliano Framorando

Film sorprendente, noir e poetico. Ottime la regia e la fotografia.

Carla Benelli

un'atmosfera cupa e affascinante. Bravissimi gli attori, molto lento, da vedere più volte

Saverio Solimani

Molto toccante e fa riflettere sul valore della vita soprattutto per chi ha avuto esperienze sconvolgenti e si trova a confronto con altre persone che hanno esperienze altrettanto difficili ma molto diverse

no_data

Un film difficile da valutare, ricco di spunti e di contrasti, la prima parte potrebbe piacere ai fan di Jarmusch (per dire) come il sottoscritto, poi emerge una cupezza monumentale che sposta il tono del film ed è comunque interessante. Ma trovo che sia troppo dilatato, l'avrei preferito con mezz'ora di meno. E il finale irrealistico gli fa perdere qualcosa. Perfetta la scelta della canzone di Gainsbourg. Ottimi gli attori. Grande la faccia del protagonista. Ma non sarà possibile dimenticare nemmeno la ragazza.

bellotti

Un silenzio cupo e doloroso ci fa scoprire un mondo di sofferenze. Un mondo in bianco e nero dove esiste un sopra e un sotto che convivono. Una fotografia toccante, una recitazi9ne intensa. Film certamente da premiare.

senza speranza

no_data

superbo

Cecilia

Mi sento commossa e toccata da questa visione. Oltre due ore di girato che non si sentono, già dai primi minuti è come entrare in un‘altra dimensione. Pochissime parole, un‘umanità nuda ed esposta che non si può che guardare con rispetto. Il protagonista davvero bravissimo e così mi sono piaciuti il giovane monaco e il vecchio padre cieco. Sono felice di aver avuto la possibilità di vederlo e spero che la distribuzione lo permetta a tanti.

dieter

originale nella sua cupa disperazione, il finale ricordo Post Mortem di Larrain

Sarabrac

Sorprendente

Sarabrac

Sorprendente

Kowalski61

POTENTE

Gianni2222

Una storia affascinante raccontata con delicatezza. Bravissimi gli interpreti. Fotografia mai banale con luci curatissime. Bravi tutti. Cinque stelle.

doubleross

film molto bello, tragico, durissimo soprattutto per la solitudine di tutti. Ulaabaator ci era sembrata una città giovane, dinamica e piena di vita. Ok, come non detto. La canzone di Gainsborg è ipnotica, il protagoista è fighissimo!!!

Giovanni Sanvitale

Sperando di poterlo rivedere per comprenderlo appieno.

teresa

Non ricordo più i colori. Ho visto un film muto in bianco/nero raccontato dall'espressione di un fantastico attore.

focabi

Dostojewski in salsa alle mongole: la cultura russa si sente al di là dell’uso dei caratteri cirillici. Peccato che la leggerezza di Cechov e il cachinno di Gogol siano del tutto assenti, vista la mostrata disponibilità di ospedali attrezzatissimi, servizi sociali adeguati, trasporti urbani puntuali, polizia integerrima, e la probità di quasi tutti i personaggi non principali. Il male sarebbe quindi limitato ad una cisti che il protagonista cerca di rimuovere, ma il monachino lo aveva ben avvertito che il mondo non si cambia. Si può bene sperare che Il cammellino orfano troverà una buona sistemazione. Il mondo di Kim Ki Duk è ben più verace.Dostojewski in salsa alle mongole: la cultura russa si sente al di là dell’uso dei caratteri cirillici. Peccato che la leggerezza di Cechov e il cachinno di Gogol siano del tutto assenti, vista la mostrata disponibilità di ospedali attrezzatissimi, servizi sociali adeguati, trasporti urbani puntuali, polizia integerrima, e la probità di quasi tutti i personaggi non principali. Il male sarebbe quindi limitato ad una cisti che il protagonista cerca di rimuovere, ma il monachino lo aveva ben avvertito che il mondo non si cambia. Si può bene sperare che Il cammellino orfano troverà una buona sistemazione. Il mondo di Kim Ki Duk è ben più verace.

Giuseppina Bagnato

Noioso, lungo, contato

Furyu

Renato Frabasile

giulia pugliese

Un bel film complesso ed interessante

MMM666

Peccato non sia adatto ad un pubblico europeo. Troppo intenso

sempreassurda

Con la seconda visione ho deciso di alzare il voto. Il più bello della selezione decisamente

Francesco Bracciale

Incredibile. Film estremamente complesso e che meriterebbe più di una visione per essere compreso a pieno, non è una visione semplice, men che meno divertente. È violento, crudo, intenso e con una soundtrack incredibile. Stupendo sia a livello concettuale che registico, nonostante ci siano varie ispirazioni da altri registri. Ad esempio uso delle luci mi ha ricordato molto "Fallen Angels" di Wong Kar-Wai. Il tormento del protagonista che si interfaccia tanto con un monaco buddista che con un'altra anima spezzata, lo rende semplicemente iconico. Sono più che sicuro, che se questo film otterrà una buona distribuzione nei vari stati del mondo, potremmo trovarci di fronte ad un'opera che verrà in futuro considerata un cult.

Pina Giorgetti

Capolavoro. Pietra miliare. Pensavo di aver visto e sentito l'inferno del vivere con "An Elephant Sitting Still", qui si va oltre.

whedon

A simple, familiar tale of revenge and repentance told through the gaze of Buddhism. Beautifully shot, measured, slow, atmospheric and dense, a film of desolate landscapes, repetition and the cyclical nature of violence and desperation to fit in.

bergman1963

peccato e redenzione, desiderio di vendetta e compassione, perdizione e perdono sono alcuni dei grandi temi affrontati con mano sicura da Sengedori Janchivdorj...opera epocale con un protagonista che si impone per assoluto carisma...paesaggi della Mongolia illustrati sempre nel contesto narrativo, senza compiacimenti esotico-turistici...il tema musicale dominante incastona una gemma preziosa in un lavoro monumentale...Enorme !!!

Shiho

Film suggestivo, intenso, ben recitato. Qualche momento non ben comprensibile, ma sicuramente un bel film!

AlienXS

Una vera sorpresa. Dramma intenso e delicato sul tema dell'espiazione e del supporto tra outsiders. Fotografia spettacolare, Cast fortissimo, costruzione solida. Da ricordare

kk

Noir sorprendente. Struggenti alcune scene. Bravi

Amadeus

La trama è di grande originalità e sorprendente. La fotografia ben realizzata nei grandi scenari mongoli. Il ritmo è talvolta lento, ma forse appropriato.

Erika - Bortolussi

Uno dei film più belli di questo FEFF, forse il migliore di questa edizione ma anche il più difficile da apprezzare e comprendere. La fotografia è assolutamente stupenda. Poetico nella tragicità. Un incontro di anime tormentate nel silenzio assordante della Mongolia. Dal regista di "The Sales Girl", a mio parere, un film molto potente, per pochi. Grazie Sengedorj, grazie FEFF per averci dato l'opportunità di vederlo. "Non c'è modo di fuggire da questa merda. A volte invidio la cecità di mio padre". cit.

Felice Antignani

Seconda visione, dato che non mi usciva dalla testa. Gioiello prezioso.

Marco Pic

Una Mongolia in grande forma in questo FEFF!

Esnault

vite disperate raccontate attraverso poesia e bellezza

Giappone25

molto particolare, ricorda il neorealismo tragico

il Grande Mao

Una fotografia elegante e raffinata (non ti stancherai di vedere il piano sequenza finale) e un unico brano ricorrente per raccontare - nell'ermetismo del dialogo - l’incontro di anime e corpi provenienti da diverse solitudini che producono un’incomunicabilità dolorosa. Con un unico sbocco, tragico e simbolico insieme.

paolida

Buono con qualche furbata di troppo

The observer

Realismo magico con tanto di citazione al colonnello Buendia, film difficile ma affascinante, per sognatori e visionari, certo non per tutti ++++

Luciano Gaido

visto 2 volte il p.s. della sepoltura. magnifico

arianna petris

Potente. Raffinato. Piani sequenza magistrali, no musica extradiegetica.

Angela Signetti

molto interessante, musica super, cammello bello, lui bravo e bello. Per i non iniziati e per una vecchia signora come me, un po' più di chiarezza avrebbe aiutato.....

serenata

gran bel film per storia, fotografia, location, personaggi. il pianto finale fa allentare la tensione accumulata nelle oltre due ore di film.

sempreassurda

Personaggi intriganti, musica dark e regia spettacolare.

Felice Antignani

Sublime. C'è tanto studio dietro (bushido, Melville, Jarmusch)...

Michele Scariot

Film molto intenso con una fotografia stupenda e una storia poetica e disperata. Non riceve il massimo dei voti perchè, forse,l'ultima parte ha qualche sbavatura e il film sembra dilungargi anche se il finale vero e proprio lascia il segno.

Francesco Canalicchio

lento, si prende il suo tempo ma molto bello. ottima fotografia e colonna sonora

no_data

eccellente. Doloroso. Disperato, neppure il piccolo troppo-giovane monaco riesce a portare pace a un cuore così ferito e umiliato e devastato dalla violenza degli umani e del mondo. Lacerante, potente, lungo e lento, teso e struggente, romantico e sfolgorante d'impotenza e ribellione sorda e insieme quasi eroica. nel nulla, nel vuoto, nell'abisso. Straordinario.

CRISTIAN CICERO

E se il cane è il simbolo della fedeltà , il protagonista alla fine acquisisce quel valore che sembra tentennare nella natura umana. Nel vortice del dolore del passato , dell'alienazione nell'ipnotica Mongolia, della ricerca di redenzione , alla fine il protagonista nel profondo silenzio abbandona questo mondo . Una perla del Cinema Mongolo , ricordo che fui conquistato dal primo film mongolo che vidi L'ultima luna di settembre... la meraviglia

no_data

brividi

manuel

L'Asia è rimasta una delle poche terre dove ancora producono Cinema. Questo film mi ha ricordato attimi di Kim Ki-duk. Nice

S.C.

poetico, rarefatto da guardare con calma e silenzio

stagista

Il regista è troppo concentrato sulla faccia del protagonista per dare slancio alla storia, che procede stancamente e senza reali motivazioni. Il finale però è suggestivo.

Scarlet Nabi

STUPENDO

The history of pain

Straordinario da tutti i punti di vista. Pazzesca la scelta musicale. Sicuramente una delle cose più interessanti vista negli ultimi mesi.

Alessandra

potente,raffinato,gran bel film!!!

marang66

gli ultimi minuti sono incredibili. Gran bel film

Steve65

né Cannes, né Venezia...

Elisabetta Aruta

Nel 2022 al FEFF avevano fatto una sezione Best of the best, con i migliori film asiatici dell'anno già proiettati nei festival internazionali: da lì sono passati alcuni dei film migliori mai visti al festival. Se ci fosse ancora quella sezione, Silent City Driver avrebbe potuto tranquillamente farne parte (riassunto: rimettetela).

Silent City Driver

Janchivdorj SENGEDORJ | 138 minuti

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