El gran movimiento
Durata: 85 minuti
Il giovane Elder cammina per giorni deciso a riconquistare il proprio lavoro. Non si ferma davanti a nulla, ma la sua salute va peggiorando di giorno in giorno.
PREMIO SPECIALE DELLA GIURIA ORIZZONTI
KIRO RUSSO (La Paz, Bolivia, 1984) è un regista e produttore boliviano. Nel 2015 partecipa a Locarno con il cortometraggio Nueva Vida che ottiene una menzione speciale; l’anno successivo torna al festival elvetico e guadagna una menzione speciale con il lungometraggio Viejo calavera.
Tipologia: Film
Genere:
Canale:
Il giovane Elder non si ferma davanti a nulla: deciso a farsi reintegrare in miniera, cammina sette lunghi giorni per raggiungere La Paz. Le strade sono traboccanti di gente ed Elder non si sente bene. Col supporto dei compagni di viaggio, decide comunque di tentare la fortuna lavorando in un mercato, ma la sua salute continua a peggiorare.
Approfondisci su mymovies.itWinner Premio speciale della Giuria Orizzonti Festival di Venezia 2021
Commenti
no_data
troppo cupo, anche nella luce delle riprese.
Sabi Tarabaz
Sabi Tarabaz Fra il documentario (le immagini delle rivolte dei minatori, la frana della montagna) e il realismo magico, la vecchia saggia chiamata come la madre terra degli Inca, il guaritore che avverte che la città verrà sbriciolata, e poi di nuovo il medico che specifica che ormai la medicina non crede più agli spiriti maligni. Una Bolivia un cui oltre ai fili della funivia si intersecano storie moderne e antiche, c’è anche il posto per un piccolo stacco musicale dove su una musica pop ballano donne in abiti tradizionali, guaritori, i minatori . Un tritacarne in primo piano e poi subito dopo il caos della città. Film ricco di spunti.
Sabi Tarabaz
Fra il documentario (le immagini delle rivolte dei minatori, la frana della montagna) e il realismo magico, la vecchia saggia chiamata come la madre terra degli Inca, il guaritore che avverte che la città verrà sbriciolata, e poi di nuovo il medico che specifica che ormai la medicina non crede più agli spiriti maligni. Una Bolivia un cui oltre ai fili della funivia si intersecano storie moderne e antiche, c’è anche il posto per un piccolo stacco musicale dove su una musica pop ballano donne in abiti tradizionali, guaritori, i minatori . Un tritacarne in primo piano e poi subito dopo il caos della città. Film ricco di spunti.
Adriano Martucci
bellissimo
Manolus
In un mondo di miseria, sfruttamento, disoccupazione, alcol, zombi notturni danzanti, l’unico sguardo credibile sembra quello della follia
3.55 / 5