Come le tartarughe

Regia: Monica Dugo

2.74 /5

Paese, anno: Italia, 2022

Durata: 82 minuti

Quando Daniele svuota la sua parte dell'armadio e va via, Lisa, la moglie, trova in quello stesso armadio un rifugio, un posto dove nascondere il dolore e provare a curarlo.

MONICA DUGO è un'attrice siciliana, ma anche ballerina e regista, è un volto noto soprattutto della fiction italiana. Nel 2005 debutta al cinema in Ti amo in tutte le lingue del mondo. Tra le tante partecipazioni ricordiamo quella in Questo è il mio paese, Una mamma imperfetta, Romanzo siciliano, Boris Giuliano – Un poliziotto a Palermo e La mafia uccide solo d’estate. Nel 2016 ha diretto e sceneggiato con Marcello Nodo il corto Domani smetto.

Tipologia: Film

Genere:

Dettagli

Roma, centro storico. Daniele, Lisa e due figli: Sveva, ragazza adolescente. Paolo, sette anni. Famiglia perfetta e una vita che sembra perfetta. Ma non lo è. Daniele un giorno svuota la sua parte dell'armadio e va via. 

Lo shock e l'impreparazione a un evento simile, ma anche la consapevolezza che l'allontanamento sarà definitivo, sono per Lisa un trauma devastante. E con la calma che la contraddistingue, reagisce infilandosi nell'armadio che trova svuotato.
L'armadio diventa rifugio, nascondiglio, un posto dove sospendere il tempo, dove nascondere il dolore e provare a curarlo. Sveva, adolescente matura ed energica, vede solo l'assurdità della cosa. Pian piano però si avvicinerà a Lisa, accettando il suo comportamento bizzarro, capendo il suo dolore. Paolo sembra non giudicare e il suo legame con la madre non viene meno, è solo stordito, confuso, tenero, dolente. La vita dentro l'armadio è tragica ma allo stesso tempo comica, ed è buffo che sia stata Lisa, all'inizio della storia, ad averlo voluto così spazioso, non certo pensando di abitarlo. Daniele non tornerà a casa, Lisa uscirà dall'armadio: non sarà la fine del dolore, ma il primo passo verso la consapevolezza di doverlo affrontare.

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Commenti

Fiorina Nicoletta

originale!

Emanuele Grosso

Un piccolo film piuttosto modesto, più scarso della realizzazione che nell’idea. L’unica recitazione che si salva è quella del bambino

no_data

Una vera sorpresa, un piccolo grande film, una levità di scrittura e di regia che lasciano il segno: brava Monica Dugo!

no_data

Bellissimo. Soggetto originale e attori bravissimi !!

giancarlo

Idea buona e originale. Lo sviluppo è lento ma soprattutto i personaggi non sono ben definiti nè caratterizzati nel contesto della storia.

fucine

Lento come le tartarughe. Non la lentezza di Sátántangó (che è mirabile), ma quella del melenso che si avvolge nella retorica. L’idea era anche buona. Peccato.

no_data

idea di partenza originale, ma sviluppata senza farla volare, resta convoluta e non va verso una catarsi (poteva?). Non si capisce cosa vogliono i personaggi e quali siano i loro sentimenti, gli attori visti in altre prove migliori, qui inerti, inespressivi, stanchi e poco convincenti.

Giorgio Grasso

idea di partenza non troppo originale ma comunque valida, poi non si capisce dove vuole andare a parare, niente commedia, niente dramma, poco approfondita

ruudmio

Una idea intelligente tradotta in un film misurato ironico curioso gentile

Silvia Trevale

Protagonista: voce insopportabile Gli altri avrebbero bisogno di una scuola di dizione. Ottimo il bambino

ilaria Cantele

il finale mi ha lasciata un po’ perplessa!

MARIASOFIA

L’ idea mi è piaciuta. Il dolore è un mondo misterioso. L’attrice che impersonava la figlia e il fidanzato di quest’ultima mi hanno convinto. Monica Dugo come attrice non mi ha mai convinta e ... nonostante l’idea...non convince neanche questa volta.

Ospite

temi interessanti recitati male

hitch52

Equivale a un 4

no_data

Originale...

Russo

quasi inquadrabile..unica nota positiva?l interpretazione della figlia

Piero MiRa

Di fronte all’abbandono improvviso Lisa riempie un vuoto fisico lasciato dall’assenza, considerandolo un rifugio sicuro dove ritrovare la forza interiore per reagire...

aldolastella

Madonna che rosario di banalità

clara.bertusi

Non mi ha lasciato nulla

no_data

L’ho trovato piuttosto banale e irrealistico. Scarni i dialoghi, non lasciano spazio alla riflessione.

skinangel

Bello, delicato. Ottima regia, un racconto pulito e profondo, brave le interpreti, femminili, in particolare la protagonista, la figlia e la madre. Una bella sorpresa.

frankjs

Mi ha ricordato un po’ il cinema italiano carino degli anni 90. Alcune parole della protagonista le ho trovate condivisibili.

no_data

fluido delicato e intenso

Giulia Franzin

L’idea è originale, ma in molti punti scivola sui cliché

Elisabetta Molinari

Bellissimo!

Ospite

Nulla di più vero.

Sara

Lo spunto della trama sarebbe interessante, ma i dialoghi sono un pò scontati e i personaggi poco definiti. Però mi ha fatto molta tenerezza e mi ha lasciato un certo senso di leggerezza.

Augusto Galli

Notevole la capacità di mantenere una tensione narrativa nonostante il ripetersi delle situazioni. Complimenti

em

cravatte orribili per non parlar del resto!

Danilotz

Bello

Alessio Barettini

piatto, personaggi poco credibili a parte la ragazza. Molto rumore per niente.

Doinel 50

Dialoghi improponibili nemmeno da una soap opera.

elena-savio

Buoni gli insegnamenti per reagire, belle musiche

Paola Baroni

Ritratto di un dolore in un interno. Mentre fuori scorre la vita. E richiama alla vita. Originale.

Luigi Rinaldi

Un ritratto agrodolce di una famiglia borghese, con soggetto preso dalla Coscienza di Svevo ma al femminile. Buona la regia, bella la fotografia, bravi attori e attrici e anche il piccolo Spider Man, dialoghi un po’ frettolosi, comunque non è un film da sala cinematografica.

no_data

Molto bello

Alexander 875

Very uneven in terms of sound and visual components. And also an extremely simple plot, turning into a clumsy drama about where, of course, everyone will find themselves and their place.

MicheleR

Originale

francesco misitano

more of the same

verdoux47

Più che sufficiente

Renato MANCINI

Un mondo nuovo in un tema vecchio ...

no_data

Niente male proprio.

DanGi

e mezzo

Antonio

rivelatore

no_data

Insopportabile birignao romanesco. Non se ne può più

Come le tartarughe

Monica Dugo | 82 minuti

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