Come le tartarughe
Durata: 82 minuti
Quando Daniele svuota la sua parte dell'armadio e va via, Lisa, la moglie, trova in quello stesso armadio un rifugio, un posto dove nascondere il dolore e provare a curarlo.
MONICA DUGO è un'attrice siciliana, ma anche ballerina e regista, è un volto noto soprattutto della fiction italiana. Nel 2005 debutta al cinema in Ti amo in tutte le lingue del mondo. Tra le tante partecipazioni ricordiamo quella in Questo è il mio paese, Una mamma imperfetta, Romanzo siciliano, Boris Giuliano – Un poliziotto a Palermo e La mafia uccide solo d’estate. Nel 2016 ha diretto e sceneggiato con Marcello Nodo il corto Domani smetto.
Tipologia: Film
Genere:
Canale:
Roma, centro storico. Daniele, Lisa e due figli: Sveva, ragazza adolescente. Paolo, sette anni. Famiglia perfetta e una vita che sembra perfetta. Ma non lo è. Daniele un giorno svuota la sua parte dell'armadio e va via.
Lo shock e l'impreparazione a un evento simile, ma anche la consapevolezza che l'allontanamento sarà definitivo, sono per Lisa un trauma devastante. E con la calma che la contraddistingue, reagisce infilandosi nell'armadio che trova svuotato.
L'armadio diventa rifugio, nascondiglio, un posto dove sospendere il tempo, dove nascondere il dolore e provare a curarlo. Sveva, adolescente matura ed energica, vede solo l'assurdità della cosa. Pian piano però si avvicinerà a Lisa, accettando il suo comportamento bizzarro, capendo il suo dolore. Paolo sembra non giudicare e il suo legame con la madre non viene meno, è solo stordito, confuso, tenero, dolente. La vita dentro l'armadio è tragica ma allo stesso tempo comica, ed è buffo che sia stata Lisa, all'inizio della storia, ad averlo voluto così spazioso, non certo pensando di abitarlo. Daniele non tornerà a casa, Lisa uscirà dall'armadio: non sarà la fine del dolore, ma il primo passo verso la consapevolezza di doverlo affrontare.
Commenti
Fiorina Nicoletta
originale!
Emanuele Grosso
Un piccolo film piuttosto modesto, più scarso della realizzazione che nell’idea. L’unica recitazione che si salva è quella del bambino
no_data
Una vera sorpresa, un piccolo grande film, una levità di scrittura e di regia che lasciano il segno: brava Monica Dugo!
no_data
Bellissimo. Soggetto originale e attori bravissimi !!
giancarlo
Idea buona e originale. Lo sviluppo è lento ma soprattutto i personaggi non sono ben definiti nè caratterizzati nel contesto della storia.
fucine
Lento come le tartarughe. Non la lentezza di Sátántangó (che è mirabile), ma quella del melenso che si avvolge nella retorica. L’idea era anche buona. Peccato.
no_data
idea di partenza originale, ma sviluppata senza farla volare, resta convoluta e non va verso una catarsi (poteva?). Non si capisce cosa vogliono i personaggi e quali siano i loro sentimenti, gli attori visti in altre prove migliori, qui inerti, inespressivi, stanchi e poco convincenti.
Giorgio Grasso
idea di partenza non troppo originale ma comunque valida, poi non si capisce dove vuole andare a parare, niente commedia, niente dramma, poco approfondita
ruudmio
Una idea intelligente tradotta in un film misurato ironico curioso gentile
Silvia Trevale
Protagonista: voce insopportabile Gli altri avrebbero bisogno di una scuola di dizione. Ottimo il bambino
ilaria Cantele
il finale mi ha lasciata un po’ perplessa!
MARIASOFIA
L’ idea mi è piaciuta. Il dolore è un mondo misterioso. L’attrice che impersonava la figlia e il fidanzato di quest’ultima mi hanno convinto. Monica Dugo come attrice non mi ha mai convinta e ... nonostante l’idea...non convince neanche questa volta.
Ospite
temi interessanti recitati male
hitch52
Equivale a un 4
no_data
Originale...
Russo
quasi inquadrabile..unica nota positiva?l interpretazione della figlia
Piero MiRa
Di fronte all’abbandono improvviso Lisa riempie un vuoto fisico lasciato dall’assenza, considerandolo un rifugio sicuro dove ritrovare la forza interiore per reagire...
aldolastella
Madonna che rosario di banalità
clara.bertusi
Non mi ha lasciato nulla
no_data
L’ho trovato piuttosto banale e irrealistico. Scarni i dialoghi, non lasciano spazio alla riflessione.
skinangel
Bello, delicato. Ottima regia, un racconto pulito e profondo, brave le interpreti, femminili, in particolare la protagonista, la figlia e la madre. Una bella sorpresa.
frankjs
Mi ha ricordato un po’ il cinema italiano carino degli anni 90. Alcune parole della protagonista le ho trovate condivisibili.
no_data
fluido delicato e intenso
Giulia Franzin
L’idea è originale, ma in molti punti scivola sui cliché
Elisabetta Molinari
Bellissimo!
Ospite
Nulla di più vero.
Sara
Lo spunto della trama sarebbe interessante, ma i dialoghi sono un pò scontati e i personaggi poco definiti. Però mi ha fatto molta tenerezza e mi ha lasciato un certo senso di leggerezza.
Augusto Galli
Notevole la capacità di mantenere una tensione narrativa nonostante il ripetersi delle situazioni. Complimenti
em
cravatte orribili per non parlar del resto!
Danilotz
Bello
Alessio Barettini
piatto, personaggi poco credibili a parte la ragazza. Molto rumore per niente.
Doinel 50
Dialoghi improponibili nemmeno da una soap opera.
elena-savio
Buoni gli insegnamenti per reagire, belle musiche
Paola Baroni
Ritratto di un dolore in un interno. Mentre fuori scorre la vita. E richiama alla vita. Originale.
Luigi Rinaldi
Un ritratto agrodolce di una famiglia borghese, con soggetto preso dalla Coscienza di Svevo ma al femminile. Buona la regia, bella la fotografia, bravi attori e attrici e anche il piccolo Spider Man, dialoghi un po’ frettolosi, comunque non è un film da sala cinematografica.
no_data
Molto bello
Alexander 875
Very uneven in terms of sound and visual components. And also an extremely simple plot, turning into a clumsy drama about where, of course, everyone will find themselves and their place.
MicheleR
Originale
francesco misitano
more of the same
verdoux47
Più che sufficiente
Renato MANCINI
Un mondo nuovo in un tema vecchio ...
no_data
Niente male proprio.
DanGi
e mezzo
Antonio
rivelatore
no_data
Insopportabile birignao romanesco. Non se ne può più
2.74 / 5