BIPOLAR
Durata: 92 minuti
A Lhasa, in Tibet, una giovane cantante incontra un'aragosta sacra che cambierà la sua vita. Da Queena Li una folle e originalissima reinvenzione del mito di Orfeo.
Tipologia: Film
Genere:
Canale:
Una giovane cantante arriva a Lhasa, la capitale del Tibet. È venuta come pellegrina, dice, ma in realtà non ha veramente idea del perché si trovi lì. È stata portata a Lhasa dal dolore di una perdita; dolore che non sa ancora come gestire. Qualunque fossero i suoi piani, comunque, tutto cambia quando vede un'aragosta in un piccolo acquario nel ristorante del suo hotel. I camerieri le assicurano che è un'aragosta sacra, che prospera solo alla luce del faro dell'isola Ming. Così, prima che gli altri ospiti dell'hotel si sveglino, ruba l'aragosta e parte per un viaggio verso l'isola Ming.
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Commenti
Massimiliano Musso
Affascinante
bergman1963
misterioso e affascinante...racconto di formazione attraverso l’elaborazione del lutto...
Liliana
peccato che non sia sottotitolato in italiano
Marina
Molto ambizioso e complicato. Un film per pochi
Mirco Melanco
Un viaggio strampalato con un’ottima attrice: l’aragosta! Ottima la fotografia.
clara
Belle immagini, in tutti i sensi!
Ombretta malavasi
lascia il segno, musica e immagini bellissime
Lucio castellan
Magnifico
Piero Bielli
Viaggio dentro
no_data
un film necessario. Di quelli che non dovrebbero mancare in nessun festival. Per recuperare il sonno perduto
Francesca
il mio desiderio è il desiderio dell’altro (e dell’aragosta)
leporello
Super film!
army56
Credo che anche con i sub non ci sarebbe stata differenza, confusionario. impegno notevole di mezzi, uomini e idee/creatività, un prodotto fuori dagli schemi e dai nostri modelli.
darkglobe
Viaggio onirico verso il Tibet per superare un lutto causato dalla noia di avere tutto dalla vita. Il materialismo benestante si dissolve nelle bellezze naturalistiche e nei variegati incontri umani durante il perseguimento di una meta catartica, perché il viaggio è essenzialmente interiore. Che bello essere in grado di seppellire il proprio smartphone.
elena rampini
Interesante anche se a volte insostebilile
3 / 5