
THE CONGRESS
Robin Wright, che interpreta se stessa, riceve da un grande Studio l'offerta di vendere la sua identità cinematografica: verrà scansionata e di lei verrà creato un campione così che lo Studio possa utilizzare la sua immagine a piacimento in qualsiasi tipo di film di Hollywood.
Tipologia: Film
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Robin Wright, che interpreta se stessa, riceve da un grande Studio l'offerta di vendere la sua identità cinematografica: verrà scansionata e di lei verrà creato un campione così che lo Studio possa utilizzare la sua immagine a piacimento in qualsiasi tipo di film di Hollywood – anche i più commerciali da lei in precedenza spesso rifiutati. In cambio, Robin riceverà una cospicua somma di denaro, ma soprattutto, lo Studio promette di mantenere il suo alias digitale per sempre giovane – per l'eternità – in ogni film. Il contratto ha una validità di vent'anni.
È a questo punto che Robin viene catapultata in un mondo animato dove si scoprono le sue tribolazioni successive alla firma e fino al momento in cui lo Studio decide di trasformarla in una formula chimica.
"Nel suo romanzo Il Congresso del Futuro, il grande scrittore di fantascienza Stanislaw Lem predisse una dittatura chimica mondiale ad opera di importanti case farmaceutiche. Scritto nei tardi anni sessanta, il libro ci racconta un mondo in cui i produttori di medicinali hanno il pieno controllo sulle nostre emozioni, dall'amore e i desideri, alla gelosia e la paura. Lem, considerato il più grande profeta e filosofo della fantascienza (assieme a Philip K. Dick), non aveva idea di quanto la sua previsione fosse azzeccata rispetto agli albori del terzo millennio. Nel mulinello psicochimico predetto da Lem, l'adattamento cinematografico di questo romanzo introduce le attuali tecnologie cinematografiche del 3D e del motion capture, che minacciano di soppiantare il cinema con cui siamo cresciuti.
Nell’era post-Avatar, ogni regista deve riflettere se gli attori in carne ed ossa che da sempre popolano la nostra immaginazione sin da bambini possano essere rimpiazzati da immagini 3D generate da un computer. Questi personaggi computerizzati sono in grado di creare in noi lo stesso entusiasmo e la stessa eccitazione? E alla fine, importa davvero?"
Commenti
Piero MiRa
Bel film, già visto al Festival Cervello&Cinema presso lo Spazio Oberdan di Milano, nel 2018...
Queen
Tecnicamente un bel film, ma tristissimo e disperato.
n.d.