UNDERGROUND
Durata: 83 minuti
Kaori Oda usa “l’ombra” per connettere vivi e morti, passato e presente, esplorando paesaggi sotterranei come Okinawa e Sapporo in un viaggio tra memorie sepolte.
Tipologia: Film
Canale:
«Intendevo usare “l’ombra” – un’entità che attraversa le tracce viventi del passato remoto, del presente e del futuro – come anello di congiunzione fra il sottosuolo e ciò che sta sulla superficie, fra le cose perdute e ciò che è rimasto, fra i vivi e i morti. Nel sottosuolo, dove queste presenze si possono sentire, il dispositivo di riproduzione per un istante scuote un tempo ormai immobile. Spazi che sono stati nascosti, coperti o occultati vengono portati alla luce dallo sguardo dei vivi. I vivi, qui, non siamo solo noi che facciamo il film, ma anche il pubblico che guarda lo schermo». (Kaori Oda) Nel film vediamo numerosi paesaggi sotterranei, fra cui anche Okinawa e Hokkaido. La prima per i ricordi della Seconda guerra mondiale, Sapporo per mostrare infrastrutture moderne come metropolitane e fognature. Questi spazi rappresentano temporalità diverse e, insieme, compongono un vasto mosaico.
Commenti
alato66
suggestivo, anche se parzialmente incomprensibile.
Gerardo Coppola
assurdo
n.d.