CARTAS DO ABSURDO
Durata: 44 minuti
Un film che denuncia il genocidio dei nativi brasiliani attraverso lettere seicentesche e un viaggio visivo potente verso la “civiltà” in un lungo piano sequenza.
Tipologia: Film
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Da una parte, con una frase chiave (“Non c’erano bianchi prima, ora stanno dappertutto. E filmano ogni cosa”) collocata quasi al centro del film, Cartas do Absurdo è una denuncia degli effetti devastanti che ha avuto il genocidio delle popolazioni brasiliane native nel corso di cinque secoli, con l’ausilio di lettere ritrovate di recente che erano state scritte da indigeni nel ’600 descrivendo la fine del mondo. Dall’altra, Gabraz Sanna offre un tour de force formale dai precedenti illustri, navigando per buoni 25 minuti nella natura e nell’acqua verso quella che si rivela una costa, un porto, “la civiltà”, con un lunghissimo piano sequenza.
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n.d.