La biennale di venezia: il cinema al tempo del covid
Durata: 44 minuti
Un diario filmato da Andrea Segre sul “dietro le quinte” dell’edizione 2020 della Mostra del Cinema, svoltasi con le limitazioni imposte dai protocolli di sicurezza dovuti alla pandemia da Covid-19.
Disponibile fino al 6 settembre, ore 21.00
ANDREA SEGRE (Dolo, Italia, 1976) è regista di film e documentari. Il pianeta in mare (2019) è stato presentato Fuori Concorso alla Mostra del Cinema di Venezia 2019. Il suo primo lungometraggio di finzione, Io sono Li (2011), è stato presentato a Venezia alle Giornate degli Autori, La prima neve (2013) ha partecipato alla sezione competitiva Orizzonti alla Mostra di Venezia, L’ordine delle cose (2017) è stato presentato alla Mostra come Proiezione Speciale. Tra i documentari, ha realizzato Lo sterminio dei popoli zingari (1998, film d’esordio), Marghera Canale Nord (2003, Proiezione Speciale a Venezia), Come un uomo sulla terra (2008), Il sangue verde (2010, presentato alle Giornate degli Autori), Mare Chiuso e I sogni del lago salato (2015, Progetto Speciale alle Giornate degli Autori). Nel 2020 ha realizzato il documentario Molecole, girato nella Venezia chiusa per il Coronavirus, presentato in Preapertura della 77. Mostra di Venezia.
Tipologia: Film
Genere:
Canale:
Un diario filmato da Andrea Segre sul “dietro le quinte” dell’edizione 2020 della Mostra del Cinema, svoltasi con le limitazioni imposte dai protocolli di sicurezza dovuti alla pandemia da Covid-19.
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Commenti
Dellaplane
Un vero festival, con un po’ meno tappeto rosso di quanto non impongano i media. Certo, continuerò ad andare a Locarno e magari anche altrove, ma non al Lido
Olmo Forni
proprio bello
susanna cremonesi
Bel lavoro Segre.....e comunque alla sera gavemo na te testa che lè come un balon...
pirosan
un pò due palle...
no_data
Ben costruito, interessante ma tradizionale nella struttura
blodi
Un momento importante da fissare e da riguardare tra qualche anno.
Ospite
UNA TESTIMONIANZA DI UN UN FESTIVAL DIVERSO VISSUTO CON CONSAPEVOLEZZA E RISPETTO. UN LAVORO INTERESSANTE PER CHI IN FUTURO LO GUARDERA’ CON SORPRESA E QUASI INCREDULITA’.
Paola Baroni
Grazie a Segre per aver trasmesso l’atmosfera, seppure diversa, della Mostra a chi ha dovuto restare a casa. E grazie ai sanificatori, che con il loro impegno silenzioso hanno permesso al pubblico in sala di godere della magia del cinema anche in tempo di Covid. Per dirla con Wordsworth, l’emozione ricordata in tranquillità è arrivata.
doubleross
efficace il montaggio, bellissime le immagini di repertorio
no_data
Interessante ma troppo minuzioso per avere un respiro narrrativo. Nel complesso ci sta.
no_data
Bello, ma Molecole era molto più bello
Daniela Memmo
Documentario necessario e preciso. Bene aver fatto la mostra nel 2020; bene aver fissato le misure di protezione antiCovid, anche eccessive rispetto alle condizioni dell’Italia normale nello stesso periodo. Per un mostra internazionale, sicurezza internazionale. Sarà utile per il senno di poi.
Stefy
Una testimonianza importante di quanto abbiamo e purtroppo stiamo ancora vivendo. Ho percepito tanto affetto e amore nelle immagini e nelle interviste. E rispetto, che oggi sia sta già un po’ perdendo. Una bella carrellata dei festival del passato si intreccia con paure, desideri e speranze di quello del 2020. Grazie ad Andrea Segre, alla sua professionalità e umanità
Giuseppe
Ho sempre apprezzato i lavori di Segre, ma quest’opera è davvero pleonastica, priva di alcun interesse (almeno nella narrazione del Festival della scorsa edizione e del rapporto col covid, piuttosto inutile, che nulla aggiunge di interessante a quello che già abbiamo vissuto)
Sergio
Dalla 58^ Mostra ho saltato le ultime post Covid e questo doc fa capire quanto questa pandemia faccia perdere lo spirito empatico di 10 giorni vissuti insieme a sconosciuti che hanno la stessa fame di vivere e condividere il cinema anche sotto il sole in fila oppure saltando il pranzo per non perdersi il film di Kim Ki-duk o di Shin’ya Tsukamoto oppure di Tsai Ming-liang
Leila Tavi
Un ringraziamento ad Andrea Segre per questa interessante testimonianza che con il tempo acquisterà un grande valore. Ho ascoltato con piacere le interviste dei miei colleghi che erano al Lido, mentre ero in quarantena, rinchiusa a casa.
Paolo Ferrarini
Chissà se qualcuno in futuro avrà interesse ad andarsi a rivedere come andavano le cose durante la pandemia. Oggi come oggi mi sembra un progetto documentaristico un po’ ridondante.
mtonino
Una bella testimonianza dei tempi che stiamo vivendo
no_data
Triste molto triste, angosciante.
no_data
Bello il repertorio. Avrei preferito un film solo su quello. Il resto molto pleonastico e ridondante. Sarebbe stato meglio senza le parole, avrei lasciato parlare le immagini.
100001812182201@fb
particolare
no_data
Autoreferenziale, già vecchio. Bello il repertorio
Monica Sausa
Delicato
anamorfo
il covid come cartina tornasole di cosa il cinema non è più, in pratica la sala non serve, il pubblico è un individuo isolato, come me ora qui...
giovannalanzone
Grazie perché, da remoto, ho potuto condividere la partecipazione ad un magico evento. Grazie alla volontà di chi , nonostante le difficoltà di questi mesi, ha permesso che ciò si realizzasse.
Ospite
un fantastico omaggio a Venezia, al cinema e a chi lo ama. grazie
Ospite
Interessante il parallelo tra gli anni 50/60 e la Mostra 77. Avendola vissuta ho condiviso alcune emozioni. Grazie Segre
Margherita B.
Interessante cronaca di un festival del cinema diverso. Non tutte le testimonianze sono significative, e non sempre l’inserimento di filmati di repertorio offre un efficace termine di confronto con il passato, tuttavia non mancano gli spunti di riflessione sul modo in cui la pandemia possa modificare le nostre abitudini di spettatori ed il nostro modo di vivere e condividere l’esperienza di una proiezione in sala.
n.d.