La macchina delle immagini di alfredo c.

Regia: Roland Sejko

3.56 /5

Paese, anno: Italia, 2021

Durata: 76 minuti

Prima Mondiale

Quando alla fine della Seconda Guerra Mondiale l'Albania chiuse le sue frontiere, 27.000 italiani rimasero bloccati al suo interno. Tra questi anche Alfredo C, operatore cinematografico.

Disponibile fino al 15 settembre 2021, ore 21.00
 

ROLAND SEJKO (Albania, 1968) è un regista e documentarista albanese, attualmente residente a Roma. Direttore della redazione dell’Archivio Luce per la valorizzazione del patrimonio, Sejko realizzato diversi documentari per l’Istituto Luce Cinecittà. Fra questi, Anja - La nave (2013), L’attesa (2015) e Come vincere la guerra (2018).

Tipologia: Film

Genere:

Dettagli

Aprile 1939. L’Italia fascista occupa l’Albania. Migliaia di italiani, operai, coloni e tecnici, vengono trasferiti nel paese. Novembre 1944, l’Albania è liberata. Il nuovo regime comunista chiude i confini e pone all’Italia decine di condizioni per il rimpatrio dei suoi concittadini. Nel 1945 in Albania si trovano trattenuti ancora 27.000 italiani tra reduci e civili. Tra di loro c’è anche un operatore cinematografico. Alfredo C., operatore della propaganda fascista, ha girato per cinque anni l’Albania con la sua cinepresa. Prima, per quasi un ventennio, ha immortalato la capillare macchina del regime. Ora, da un giorno all’altro, deve fare lo stesso, ma per un regime comunista. Chiuso nel suo magazzino, circondato da migliaia di pellicole, Alfredo C. rivede su una vecchia moviola quello che ha girato. La sua storia. È il suo film quello che vediamo. E forse, non solo il suo.

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Commenti

nicola

chissà quanti tesori nell’istituto Luce!

ingberg

Ottimo documentario che presenta uno spicchio del nostro recente passato storico

Ospite

Film molto bello, riprese suggestive e repertorio d’epoca ben montato. Due totalitarismi cosi’ lontani e cosi’ vicini...

Piero MiRa

Ai tempi epici della manovella...

Daniela

Importante

meli

.. prezioso materiale storico

Emanuele Grosso

Sarà pure un documento preziosissimo, ma è una palla micidiale

Gerardo Coppola

Documento che senza retorica aiuta a capire la nostra storia.

Nilo Benedetti

Bellissimo

Elisa fiengo

Documento storico di notevole spessore

francesca naldoni

Bellissimo! Veramente interessante e costruito bene Un’opera storica importante per non dimenticare!

Giorgio Grasso

Eccellente

no_data

Documento di grande valore storico

no_data

interessante

MARIASOFIA

commovente

Luisa

complimenti a tutto lo staff. bello se film bello se documentario, commovente e istruttivo sia per l’informazione del periodo di quegli anni sia per la storia della cinematografia

francesca

L’Albania è sempre stata qui vicina, eppure per anni sembra sia stata su un’altra galassia

rambaldomelandri

Attraverso la parabola di una vita una riflessione straordinaria sul potere e le sue dinamiche, ma soprattutto sulla potenza narrativa di una macchina da presa e le possibilità di modificare il racconto attraverso le possibilità del suo utilizzo. La colonna sonora di Riccardo Giagni si inserisce perfettamente nel contesto della storia del protagonista, accompagnando i suoi ricordi.

cogiac

ottime le immagini dell’albania, sobrio il commento, irrisolta la fiction, inutili le immagini di mussolini

Santa

Grazie alla Biennale, a Mymovies, a Gianluca G. per queste visioni, alcune meravigliose Chissà se il prossimo anno si potrà accedere nella sala web di Mymovies a tutti i film del festival...un privilegio esteso per ora solo a pochi, anche per l’emergenza sanitaria con cui, io penso, dovremo convivere

Cristian Cicero

E nonostante l’orrore , la forza di continuare tutto concentrato nel Il rumore della cinepresa mi rasserena . Un archivio unico accompagnato da spiegazione tecniche e affascinanti sul mezzo cinematografico .

GiKo

materiale straordinario

Silvia Trevale

Molto, molto interessante. Una pagina della nostra storia che forse non conosciamo così bene.

mprofeta6@gmail.com

Un po’ troppo tecnico da sfiorare la noia ma comunque fatto bene

Bogartmovie

Bellissimo documentario di montaggio, realizzato mescolando preziose immagini di repertorio e la ricostruzione finzionale con l’attore Pietro De Silva. Per non dimenticare l’orrore dei totalitarismi, di qualsiasi colore. E anche un omaggio al cinema predigitale.

La macchina delle immagini di alfredo c.

Roland Sejko | 76 minuti

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