Telling my son's land
La Libia del novembre 2011, dilaniata da mesi di guerra civile, ma euforica per l’uccisione del dittatore e il trionfo della rivoluzione.
Tipologia: Film
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La Libia del novembre 2011, dilaniata da mesi di guerra civile, ma euforica per l’uccisione del dittatore e il trionfo della rivoluzione: la Libia dei giovani ribelli, con a disposizione un’incredibile quantità di armi; dei nostalgici gheddafiani, con il terrore negli occhi per gli abusi delle milizie; del caos nelle prigioni; dei murales e le canzoni rap contro “il riccio pazzo”; delle macerie lasciate dalla Nato che “ha iniziato il lavoro, ma non l’ha portato a termine”. La Libia della ricostruzione, alla ricerca di un’identità unitaria e alle prese con una democraziatropposconosciuta. La Libia porta dell’Africa sul Mediterraneo, su cui grava il peso di un flusso migratorio sempre più ingestibile. La Libia, inaspettatamente, alle prese con l’ISIS e dunque di nuovo insanguinata da una nuova guerra intestina.
Commenti
Ospite
Pianto, rabbia, forza gioia tristezza, questo è ciò che mi ha dato questo film documentario, fiera di essere donna e coerente con la propria coscienza
n.d.