SAINT JOHN THE BAPTIST

Giovanni Battista, venerato dalla Chiesa, ha vissuto a lungo come asceta nel deserto. Attraverso la manipolazione e l’accumulazione di un footage tanto variegato quanto multiforme, in un corto circuito di (auto)citazioni che comprende fram - menti dei film di Bartas, Pasolini, Paradžanov, Olmi, Andrea Arnold ma anche immagini “rubate” ed estratti dei precedenti film dello stesso autore, Jean-Baptiste Alazard rovescia la tradizione dei Vangeli offrendo una rilettura in chiave umanista e pagana del santo che ha battezzato il Cristo. Emerge la figura di un sovversivo, vero e proprio patrono degli outsider di tutto il mon - do. Film ipnotico, visionario e imbevuto di misticismo, Saint Jean-Baptiste si costituisce come un’elegia contadina militante, sulla scia dei film precedenti del regista (come L’age d’ôr, 2020). Sfruttando tutte le potenzialità del formato corto, la parola diviene capace di liberare tutta la sua carica profetica, elevandosi fino a formulare un vero e proprio statement dal respiro politico e poetico: “je voudrais faire un film-monde”. (a.d.)