Comizi d'amore

Regia: Pier Paolo Pasolini

2.63 /5

Paese, anno: Italia, 1964

Durata: 90 minuti

Usi e costumi sessuali degli italiani, raccolti da Pasolini tramite alcune interviste e commentati dallo psicoanalista Cesare Musatti e da Alberto Moravia.

Tipologia: Film

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Dettagli

Nel prologo del film, Pasolini, nelle vesti dell’intervistatore entra in campo in una strada popolare di Palermo chiedendo ai bambini lì presenti come nascono i bambini. Le risposte sono varie e fantasiose. Dopo i titoli di testa, Pasolini, seduto ad un tavolo con Cesare Musatti e Alberto Moravia, chiede loro se sia legittimo fare un film composto da interviste fatte ai passanti e aventi come tema il sesso. Sia lo scrittore che lo psicoanalista rispondono che è legittimo farlo, ma che ci sono sempre dei pericoli in agguato. Il film si sviluppa allora intorno ad una serie di domande alle quali sono chiamati a rispondere sia personaggi famosi (da Peppino Di Capri a Oriana Fallaci, da Antonella Lualdi a Camilla Cederna), sia passanti, madri di famiglia, lavoratori, famiglie in vacanza, studenti universitari, giovani operai, donne e uomini provenienti dal sud, dal centro e dal nord del Paese. Le domande riguardano la libertà sessuale, il ruolo della donna e dell’uomo, la legittimità della prostituzione, la percezione dell’omosessualità, il divorzio, l’istituzione del matrimonio, la legge Merlin. Le risposte sono varie, alcune più misurate, alcune più spontanee. Spesso il montaggio alterna situazioni opposte, sia geograficamente (l’opposizione tra nord e sud d’Italia), sia socialmente (l’opposizione tra i rappresentanti della borghesia urbana e le classi popolari).

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Pier Paolo Pasolini | 90 minuti

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