La storia del locale "culto" dei giovani degli anni '60. Espandi ▽
Alla fine del 1964 venne annunciata l'apertura del 'Piper', un locale romano vicino al centro ma non in zona monumentale, un posto nato per i ragazzi e per i giovani di tutte le età. Dalle Olimpiadi del '60 nessun avvenimento aveva mai attirato un simile interesse. Parteciparvi divenne obbligatorio, chi c'era era "in" e chi non c'era era irrimediabilmente "out".
Quello fu il Piper, un luogo magico e indimenticabile, in cui tutto era possibile, in cui si poteva ridere e piangere, divertirsi ed assordarsi, che ha lasciato in tutti i frequentatori di allora un sentimento indelebile di rimpianto e tenerezza. Quella prima notte nacquero amori, finirono matrimoni, si scrissero soggetti per il cinema e, soprattutto, venne alla luce quell'inconfondibile "mescolanza romana" che accomunava principesse e fruttaroli, banchieri e sciampiste, vecchi e giovani. Una mescolanza allegra, sincera, simpaticissima che spesso durava solo lo spazio di una notte, o anche meno, ma che aveva un sapore inconfondibile. Il film racconta gli ultimi giorni prima dell'apertura vissuti da un piccolo gruppo di personaggi tipici della Roma di allora, simpatici e antipatici, burini ed eleganti, ma tutti pieni di vita e di speranze, ansiosi di salire sui cubi e ballare fino a che le gambe reggevano.