TROVASTREAMING Tutti i film documentariprodotti in Francia
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Un doc che è il lucido ritratto di una generazione. Giovani umiliati e offesi dalle rassicurazioni di un regime. Documentario, Svezia, Norvegia, Francia, Germania2022. Durata 103 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
La testimonianza dei malesseri, dei conflitti e delle tensioni di una gioventù perduta. Espandi ▽
Girato nel corso di 12 anni, è il resoconto di una storia d’amore in una società in rovina.Marusya Syroechkovskaya e Kimi Morev. Due giovani come tanti, troppi, che nella Federazione russa non trovano una loro collocazione. Il film si apre con la smentita del titolo. Kimi non si è salvato ed assistiamo al suo funerale. Da quel momento il documentario diventa un lungo flashback che all’origine non doveva diventare un film. Siamo di fronte a un ritratto di una generazione che definire ‘perduta’ finirebbe con l’essere un’attribuzione impropria. Se vogliamo restare nel solco della tradizione russa possiamo rinvenirvi una matrice dostoevskiana trasposta ai tempi nostri. Ci viene mostrato un mondo di umiliati e offesi su cui cadono dall’alto le rassicuranti e patriottiche parole dei potenti. In questa descrizione partecipe e non finalizzata in anticipo sta la forza di un film che si dimostra più efficace di molti pamphlet contro il regime. Recensione ❯
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La questione femminile passa attraverso un catalogo dai buoni sentimenti che pecca forse di troppa ambizione . Documentario, Francia2019. Durata 104 Minuti.
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Un'opera intima e personale. Un ritratto umano e commovente di un'icona senza tempo. Documentario, Francia2021. Durata 90 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
L'attrice racconta sua madre Jane Birkin in un intimo ritratto. Espandi ▽
Come si può raccontare un'icona senza usare parole già dette e immagini già viste? Attraverso lo sguardo unico al mondo di un figlio, anzi una figlia. Lo dimostra Charlotte Gainsbourg in Jane par Charlotte, documentario-tributo alla madre Jane Birkin che parte con delle riprese scomposte da backstage di quest'ultima al suo ennesimo concerto di successo. Poche scene dopo si svela la vera anima del film: non un fan movie ma un confronto serrato tra madre e figlia che è insieme un dialogo artistico, o meglio un monologo a due voci. Le unisce il sangue, il talento, la passione per l'arte, per la fotografia, per la musica, per quel Serge Gainsbourg che nel documentario citano a più riprese e di cui mostrano la casa-museo lasciata intonsa a Parigi.
Al suo debutto alla regia Gainsbourg firma un'opera intima e personalissima, mai priva di stile e di interesse, giocando con la formula di archivio biografico familiare che nel suo caso specifico è anche profondamente artistico.
Portatrici sane della stessa filosofia di vita libera, lontana da pregiudizi e convenzioni, Jane e Charlotte affrontano davanti alla macchina da presa temi esistenziali, ricordi, paure. Ne esce un ritratto umano insieme lieve e potente, senz'altro commovente, che dice molto della donna, più che dell'artista, Jane Birkin. Recensione ❯
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Un viaggio nella storia del cinema italiano grazie alla voce di Isabella Rossellini. Espandi ▽
Che cosa resta del cinema muto italiano? Moltissimo, recuperato dai ricchi archivi dell'Istituto Luce e dalle cineteche di mezza Europa. E molti ricordi dell'epoca sono affidati alle parole di chi quel cinema l'ha fatto o raccontato in tempo reale, da Giovanni Pastrone a Lyda Borelli, da Francesca Bertini a Luigi Pirandello, da Antonio Gramsci a Salvador Dalì. Céline Gailleurd e Olivier Bohler, ricercatori e docenti francesi esperti in cinema delle origini, intessono un arazzo formidabile di immagini (inframmezzate da intertitoli) e parole (narrate in voce fuori campo da Isabella Rossellini nella versione italiana e Fanny Ardant in quella francese), ricostruendo un mondo e un'epoca, dalla fine dell'800 al primo ventennio del '900. Recensione ❯
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La straordinaria storia di un uomo, Amin, che decide di rivelare per la prima volta un doloroso segreto nascosto per oltre vent'anni. Espandi ▽
Flee è la storia di un incontro: del regista Jonas Poher Rasmussen con quello strano ragazzo che, sul treno che portava entrambi a scuola, sedeva solo con lo sguardo fisso davanti a sé; e di quello stesso ragazzo di origine afghana, di nome Amin, che nel corso degli anni ha trovato di raccontare all’amico la sua storia. Flee è un documentario d’animazione, genere oggi molto frequentato, che usa il tratto a disegno per mettere una distanza tra l’obiettivo della macchina da presa e l’intimità del protagonista. Rasmussen lavora in maniera semplice ed elementare, come in fondo dimostra anche l’ultima inquadratura del film, che trova il fotorealismo nel momento in cui si congeda dallo stesso Amin. Costretto ad abbandonare il suo paese da ragazzino, Amin ha perduto l’idea di casa, di protezione, di sicurezza… L’animazione diventa così una fase di passaggio, la strada necessaria da percorrere – dopo tutte le miglia consumate, dopo tutte le partenze e i ritorni – per arrivare finalmente nella propria casa. Recensione ❯
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Il grande memorialista cileno chiude la trilogia sul territorio e cerca di riportare il sorriso sul volto di un paese triste. Documentario, Francia, Cile2019. Durata 85 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un documentario per raccontare il paesaggio del Cile. Espandi ▽
In Cile, quando il sole sorge, deve scalare colline, mura, vette prima di raggiungere l'ultima pietra delle Ande. In questo paese, la catena montuosa è ovunque, ma per i cileni è una terra sconosciuta. Dopo essere andato da nord a sud, il regista ha voluto filmare questa enorme spina dorsale per rivelarne i misteri, potenti scrutatori del passato e della storia recente del Cile. Recensione ❯
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Un ritratto dei bambini che combattono per il loro futuro. Un film da far vedere in tutte le scuole. Documentario, Francia2019. Durata 84 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +10
Il documentario dà voce ai bambini di tutto il mondo impegnati in cause umanitarie. Espandi ▽
Aissatou in Guinea non ha alcuna paura nell'opporsi alla tradizione dei matrimoni precoci mentre Heena in India e alcuni suoi coetanei in Bolivia si battono affinché i bambini non siano costretti a lavorare. Il giovanissimo Arthur riesce a raccogliere fondi per aiutare i senzatetto nella città in cui abita in Francia nutrendo il sogno di poter dare vita a una casa di accoglienza. C'è poi José Adolfo, che fa da elemento di raccordo, che ha creato in Perù una banca per bambini che possano così garantirsi il sostentamento. Recensione ❯
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Un ritratto riverente dell'apneista Jacques Mayol: al di là dei record, una concezione avanzata del rapporto tra uomo e natura. Documentario, Grecia, Francia, Canada, Giappone2017. Durata 78 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +10
La straordinaria storia sportiva di Jacques Mayol, la cui vita è stata d'ispirazione per Le Grand Bleu di Luc Besson. Espandi ▽
Nato a Shanghai nel 1927 da padre architetto francese, il primatista di immersione in apnea Jacques Mayol, giramondo, tuttofare, seduttore, studioso di comportamento dei mammiferi marini e curioso di spiritualità zen, ha tutte le caratteristiche per essere l’oggetto di una monografia per immagini. E il suo nome infatti ha conosciuto un picco di popolarità con Le grand bleu, il film di Luc Besson campione di incassi al box office francese. Presentato a Cannes nel 1988 e uscito in Italia nel 2002 solo dopo un lungo contenzioso tra la produzione ed Enzo Majorca, che contestò la rappresentazione che il film dava di lui, nel personaggio di Enzo Molinari; ma anche Mayol, che collaborò alla sceneggiatura, ne rimase scontento. Jean-Marc Barr, che in quel film interpretava Mayol, gli presta la voce in questo film di committenza televisiva che si mette alla ricerca di amici, colleghi e collaboratori del primatista. Recensione ❯
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Varda fa convivere, ancora una volta, astrazione e realtà. Cogliendo l'essenza di un sentimento. Documentario, Francia2019. Durata 115 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Cosa significa la 'cine-scrittura'? Agnès Varda racconta se stessa e delinea la sua idea di cinema. Espandi ▽
Agnès Varda si siede su un palco. Fotografa professionale, autrice di installazioni e soprattutto pioniera della Nouvelle Vague, è un'istituzione del cinema francese senza però essersi mai chiusa a nuove esperienze. In questo film offre un ritratto della sua attività utilizzando sequenze delle sue opere cinematografiche, foto e riprese delle installazioni senza rispettare necessariamente e sempre un ordine cronologico. Nella seconda parte focalizza l'attenzione sugli anni dal 2000 al 2018 mostrando il suo rapporto con le nuove tecnologie. Recensione ❯
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Esplorazione prolungata e puntuale del metodo educativo di una scienziata dalla visione rivoluzionaria. Documentario, Francia2017. Durata 100 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Il film racconta il Metodo Montessori, un approccio educativo che vuole celebrare e nutrire il desiderio di conoscenza di ogni bambino. Espandi ▽
Da poco diventato padre, Alexandre si interroga su quale sia il migliore metodo educativo per la sua prima figlia. Interessandosi al metodo Montessori, si decide a fare ricerca sul campo e posiziona la macchina da presa sui banchi della scuola Jeanne d'Arc di Roubaix, istituto che per primo in Francia l'ha adottato. Qui segue, una per una, le peculiari tappe d'apprendimento di ventotto bambini, che frequentano la classe del maestro Christian Maréchal. Tale osservazione si rivela una formidabile catena di scoperte positive e incoraggianti. La prima è che, come sostenuto dalla famosa pedagogista, il bambino "tende naturalmente a lavorare" e questo suo istinto va incoraggiato e favorito. Infatti mentre il suo interesse per gli enunciati orali è difficile da mantenere, quello per l'attività manuale riesce a trattenere la sua concentrazione. Recensione ❯
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Un doc emozionante su una pratica per migliorare se stessi, giorno dopo giorno, grazie al potere della mente. Documentario, Francia2017. Durata 79 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Il documentario illustra come migliorare l'approccio alla vita delle giovani menti grazie alla mindfulness, ovvero la consapevolezza e la coscienza di sé. Espandi ▽
Che cos'è la mindfulness? Il documentario Be Happy - La mindfulness a scuola la spiega come un'attitudine che ha origine nelle pratiche ancestrali di meditazione creata per aiutare i pazienti con dolore cronico o depressione, ma soprattutto come una tecnica per raggiungere una maggiore consapevolezza nel "sapere ciò che stai facendo nel momento in cui lo stai facendo". Il documentario racconta come nello stato della California molte scuole abbiano adottato questa pratica, soprattutto nelle aree ad alti indici di criminalità, per aiutare gli studenti a creare un luogo sicuro all'interno di se stessi in cui sentirsi forti e centrati nell'impossibilità di avere un controllo sulle circostanze esterne. Recensione ❯
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Un ritratto di due sedicenni del Rione Traiano di Napoli, liberato dagli stereotipi e con una valenza didattica. Documentario, Francia, Italia2019. Durata 78 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un film tutto girato in "video-selfie" che racconta un mondo in cui non diventare camorrista può essere una scelta. Espandi ▽
Alessandro e Pietro sono due sedicenni del Rione Traiano di Napoli dove, nell'estate del 2014 Davide Bifolco, anche lui sedicenne, morì ucciso da un carabiniere che lo aveva scambiato per un latitante. I due accettano la proposta del regista di riprendersi con un iPhone raccontando la loro quotidianità. Nasce così un documentario liberato dagli stereotipi volto a confermare e al contempo correggere un'immagine di Napoli e della sua componente giovanile, diffusa da Gomorra - La serie in poi. La scelta di permettere che siano i ragazzi stessi a raccontarsi è vincente e non si poteva far comprendere meglio il senso di una vita assurdamente stroncata come quella di Davide. Alessandro e Pietro sono come era lui: due ragazzi come tanti. Anche se vivono a Napoli. Anche se la loro casa è nel Rione Traiano. Recensione ❯
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Una 'canzone' di protesta, una maniera di porsi il problema dell'ingiustizia e di riportarlo in primo piano nel discorso pubblico. Documentario, Italia, Francia, USA2018. Durata 109 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Nell'estate 2017 gli USA sono scossi da una serie di brutali omicidi di giovani afroamericani ad opera della polizia. Monta la protesta della comunità nera. Le Black Panther organizzano una grande manifestazione. Espandi ▽
Se per il resto del Paese la Louisiana è una sorta di festa permanente, la realtà smentisce lo stereotipo e rivela una complessità che impone rispetto.
Cercando di essere il meno invasivo possibile, Roberto Minervini sfila insieme a un ostinato collettivo dei diritti civili che eredita la rabbia delle Black Panther, denuncia la violenza della polizia e rilancia la marcia del popolo nero verso l'emancipazione. Il film smentisce l'immagine rosa di una nazione multicolore, dove la polizia spara a freddo a un venditore ambulante di CD, dove il crimine razzista permane e i discendenti del fante confederato risorgono. Che fare quando il mondo è in fiamme? è una 'canzone' di protesta, una maniera di porsi il problema dell'ingiustizia razziale e di riportarlo in primo piano nel discorso pubblico. Recensione ❯
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Riflessioni sul 'gesto' del tennista. Un percorso complesso che ci riporta indietro nel tempo. Documentario, Francia2018. Durata 91 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un documentario che indaga le tensioni e il particolare carattere di John McEnroe durante un Roland Garros dei primi anni '80. Espandi ▽
Gil de Kermadec è stato un cineasta appassionato di tennis che aveva creato un metodo di osservazione delle posture dei tennisti con finalità didattiche. A un certo punto però decise di rinunciare alle riprese finalizzate allo scopo per seguire invece dal vero ciò che un campione faceva nel corso di una gara. Il soggetto prescelto fu John McEnroe. Recensione ❯
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Barbet Schroeder va in Birmania per chiudere la sua trilogia sul Male. Un'atroce storia di odio del nostro tempo, un documento doloroso e importante. Documentario, Francia, Svizzera2017. Durata 100 Minuti.
Il racconto di un'istituzione e di come sia dilagante un'islamofobia violenta e distruttiva anche in un paese al 90% buddista, religione basata su pace e tolleranza. Espandi ▽
In Birmania, il "Venerabile W." è un monaco buddista molto influente. L'incontro con questa prestigiosa autorità è una catapulta diretta al centro di un razzismo che è parte integrante della quotidianità. Una matrice d'odio violenta che osserva l'islamofobia trasformarsi in pratica dell'intolleranza e di distruzione. Eppure siamo in un paese dove il 90% della popolazione ha adottato la religione Buddista, fondata su uno stile di vita pacifico, tollerante e non violento. Recensione ❯
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