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Un film essenziale, che si chiede se la vita sia un dovere o una scelta, con una poesia espressa in maniera metaforica, tra le pieghe del rigore. Drammatico, Iran1997. Durata 98 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +16
Un uomo gira per tutto un giorno d'estate alla ricerca di chi lo seppellirà nel momento in cui dovesse attuare la decisione di uccidersi. Espandi ▽
Iran, periferia sterrata e polverosa di Teheran. Un uomo gira con la sua automobile alla ricerca di qualcuno disposto, dietro compenso, a fare un lavoro per lui. I primi tentativi vanno a vuoto. Poi incontra un ragazzino curdo, nell'esercito per racimolare un po' di soldi, e lo conduce davanti a una grosso buca. Il compito è quello di tornare lì la mattina successiva e chiamarlo due volte. Se non risponde, il ragazzo, aiutato da una pala, dovrà coprire il suo corpo con la terra. Recensione ❯
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Un'opera estremamente coraggiosa che segna un fondamentale passo. È un megafono per dare voce a chi la vede soffocare nel sangue. Drammatico, Iran2024. Durata 168 Minuti.
Un dramma che da familiare diviene sociale nell'Iran delle proteste giovanili di piazza. Espandi ▽
Amin ha finalmente ottenuto la promozione che attendeva: è ora addetto agli interrogatori. Ha una moglie devota e due figlie che studiano. La maggiore ha un'amica che viene gravemente sfigurata durante una manifestazione. Come aiutarla senza farlo sapere al capo famiglia? Per di più l'arma che e stata consegnata ad Amin al momento della promozione scompare da casa e lui rischia il carcere se non la si trova. Rasouluf realizza indubbiamente un film militante che fa del cinema un megafono per dare voce a coloro che la vedono soffocare nel sangue come accadeva nella seconda metà del secolo scorso. Porta sullo schermo l’oppressione quotidiana, e la supposta necessità del compromesso che le nuove generazioni non vogliono più accettare. Il cinema tout court (non solo quello iraniano) fa con questo film un fondamentale passo avanti nella fusione tra denuncia e sua rappresentazione sullo schermo. Recensione ❯
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La vita di un bambino cieco in una cittadina del Tagikistan. Espandi ▽
La vita di un bambino cieco in una cittadina del Tagikistan. Lui non vede ma c'è una bambina che gli presta gli occhi, gli balla davanti, e poi c'è la musica, e poi la vita intorno. Recensione ❯
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Kurdistan iraniano, nei pressi del confine iracheno. Cinque fratelli e una sorella vivono ai limiti della sopravvivenza. Uno dei fratelli è gravemente... Espandi ▽
Kurdistan iraniano, nei pressi del confine iracheno. Cinque fratelli e una sorella vivono ai limiti della sopravvivenza. Uno dei fratelli è gravemente ammalato e il medico dice che deve essere operato in tempi brevi se vuole sperare di poter sopravvivere. Nonostante gli sforzi del fratello maggiore che si impegna nei lavori più duri per racimolare il denaro, la somma è inarrivabile. La sorella accetta allora di sposare un iracheno che ha promesso di aiutarla finanziariamente per curare il fratello ma, al momento di passare il confine, la famiglia dello sposo respinge il malato dandogli come indennizzo un cavallo. Recensione ❯
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Ritrovarsi a vivere su una petroliera abbandonata e venire sfrattati. Espandi ▽
Siamo nel golfo Persico. Una piccola comunità di persone - non avendo né casa né mezzi di sussistenza e dopo aver chiesto il permesso alle autorità - decide di stabilirsi a bordo di una vecchia petroliera abbandonata. Su questa anomala isola le attività quotidiane del gruppo cominciano lentamente ad essere avviate come in una città qualunque: nascono gli amori tra adolescenti, gli adulti si prendono cura dei propri figli, si scambiano le merci, etc. Ma, trascorso un certo periodo, il capitano e leader della nave - Nemat - inizia a vendere, a poco a poco, pezzo dopo pezzo, tutte le parti in ferro dell'imbarcazione. Recensione ❯
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Un viaggio simbolico dalla struttura fiabesca. L'odissea di una giovane donna in un sistema repressivo e indifferente. Drammatico, Iran, Francia2022. Durata 86 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Una ragazza deve nascondere suo figlio ai genitori che sono arrivati a sorpresa in città. Espandi ▽
Fereshteh studia e lavora in una tipografia a Teheran. I genitori non sanno che ha una figlia illegittima di due mesi e, quando le annunciano una visita, Fereshteh deve fare di tutto per nasconderla. Sfruttando il modello tipicamente iraniano del viaggio nella città il regista costruisce un racconto sulla solitudine di una giovane donna e su una società indifferente alla dimensione umana della vita e interessata unicamente alle sue conseguenze sociali e legali. Nel suo viaggio dal valore realistico e insieme simbolico la ragazza si confronta con i vari aspetti del mondo e della cultura iraniani: l’autoritarismo degli uomini, la grettezza delle donne a cui chiede aiuto, l’ossessione per le responsabilità legali, l’indifferenza istituzionale per chi non sta alle regole, anche la presenza spaventosa della polizia segreta. Costruito nell’arco di una mezza giornata, dal primo pomeriggio alla sera, Until Tomorrow segue tenacemente le tracce di Fereshteh e dell’amica Atefeh e al termine del viaggio trova a suo modo una redenzione. Il viaggio simbolico diventa infatti un racconto di formazione, quando, calata la sera, al buio della città si oppongono le idee finalmente chiare della protagonista, e il suo coraggio di sentirsi ragazza, donna, madre. Recensione ❯
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Una famiglia è in grave crisi economica quando si scopre che il padre ha nascosto per anni un segreto. Espandi ▽
Il cinema iraniano ha in Saeed Roustayi un valido conoscitore di generi che, in questa occasione, sa mettere a frutto la lezione della più classica commedia all’italiana. L'inizio di questo lungo film per il quale però non si avverte la stanchezza della visione è di quelli che inseriscono immediatamente lo spettatore nell'azione. Si assiste al blocco dell'attività produttiva di una fabbrica con l'irruzione delle forze dell'ordine che impongono l'interruzione dei lavori. Da questo evento prende l'avvio della conoscenza dei caratteri dei componenti di una famiglia in cui la figura dominante è costituita dalla sorella senza però ridicolizzare i componenti maschili. Roustayi riesce a compiere un'operazione di forte critica della società iraniana non dimenticando mai il compito di intrattenere avvalendosi anche di colpi di scena che risultano tutti giustificati. Non solo denuncia l'abisso che separa le classi sociali mostrando l'avidità di chi è già benestante e lo stato di perenne umiliazione di chi invece ha poco o nulla ma mette una donna, Leila, al centro dell'azione. Recensione ❯
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Un film documentario che racconta quanta vita passa all'interno di un taxi. Espandi ▽
Prima di iniziare la carriera da regista, Mahmoud Rahmani faceva il tassista. Ci ha provato per un po' e trovava il lavoro davvero affascinante perché incontrava persone che avevano sempre qualcosa di cui parlare. I taxi in Iran sono luoghi ideali per condividere idee su questioni politiche e sociali, si sentono storie vere direttamente da fonti attendibili. In questo documentario, il regista si mette alla guida di un taxi nella città meridionale di Ahwaz, la sua vera città natale. In questo modo, presenta un'immagine della società e dei suoi paradossi che raramente sono stati osservati.
I passeggeri e le loro parole trasformano l'auto in una piccola scatola nella quale storie reali, aspettative e dolori vengono espressi liberamente, senza alcun tipo di auto-censura. Recensione ❯
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La polizia di Teheran è sulle tracce di un boss della droga. Dopo varie operazioni l'antidroga riesce ad arrestarlo e l'uomo viene condannato a morte. L'operazione, però, non può fermare il caos di un'intera metropoli. Espandi ▽
La città trabocca di tossicodipendenti per gli affari del signore della droga Nasser Khakzad. Della sua cattura è incaricato Samad, agente della Task Force Antidroga; ma quando Samad riuscirà a rintracciarlo e a braccarlo, Nasser cercherà ogni modo per scappare e salvare la sua famiglia. Recensione ❯
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Un'opera coraggiosa con una forte presa sulla contemporaneità, portatrice di un messaggio semplice, universale e atemporale . Drammatico, Italia, Belgio, Croazia, Iran2018. Durata 103 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
La storia di un viaggio tra Oriente e Occidente nel perdersi e ritrovarsi di una madre e dei suoi figli. Espandi ▽
Ismail e Hassan sono due fratelli, migrati dall'Afghanistan all'Italia in tenera età. Quando Ismail ritiene di aver finalmente ritrovato un contatto con la propria madre insiste per vederla, nonostante lei neghi tutto. Di fronte alle difficoltà, decide di recarsi in Pakistan di persona per parlarle. Attraverso il personaggio di Ismail riviviamo l'esperienza biografica dell'attore che lo interpreta, il poeta Jan, mescolata a quella di altre vittime dell'intolleranza talebana. Un film di silenzi e di attese, di destini incompiuti che va vissuto sul piano più lirico e intenso. Un'opera con una forte presa sulla contemporaneità, portatrice di un messaggio semplice, universale e atemporale sul senso di identità e appartenenza di un popolo disperso. Recensione ❯
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Un campionato di judo è il teatro metaforico di una lotta di resistenza e di affermazione. Thriller, Iran2023. Durata 105 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
La judoka iraniana Leila e la sua allenatrice Maryam partecipano al Campionato mondiale di judo, intente a portare a casa la prima medaglia d'oro dell'Iran. Espandi ▽
Tbilisi, Georgia. Campionati mondiali di Judo. L'iraniana Leile Husseini è in forma straordinaria e batte le avversarie una dopo l'altra. La medaglia d'oro è possibile. Da lontano la seguono il marito e il figlio piccolo, con gli amici di sempre; da vicino, a pochi metri dal tatami, la sostiene Maryam, la sua coach. Ma la possibilità che in finale Leila posso incontrare un'atleta israeliana è sgradita alla Repubblica Islamica. L'israeliano Guy Nattiv e l'iraniana Zar Amir Ebrahimi sono consapevoli della forza intrinseca del conflitto a cui è sottoposta la protagonista e lo portano alla massima intensità, non aggiungendo distrazioni né altri elementi fondamentali al racconto. La lotta fisica è metafora di una lotta psicologica che è anche politica ed esistenziale, e trascende il singolo. Il bianco e nero universalizza quest'idea e materializza la natura estrema del ricatto. Recensione ❯
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Un'opera destinata a rimanere quale testimonianza di un cinema che si fa militante. Drammatico, Iran2015. Durata 82 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Passeggeri di diversa estrazione sociale salgono e scendono da un taxi guidato da Jafar Panahi. Il tutto viene registrato, a loro insaputa. Espandi ▽
Un taxi attraversa le strade di Teheran in un giorno qualsiasi. Passeggeri di diversa estrazione sociale salgono e scendono dalla vettura. Alla guida non c'è un conducente qualsiasi ma Jafar Panahi stesso impegnato a girare un altro film 'proibito'. Recensione ❯
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Girato in trincea, con proiettili che volano sopra la testa, la macchina da presa di Majed Nesisi segue i volontari in lotta contro il controllo dell'Is in Iraq. Espandi ▽
Siamo a Jorf al-Sakhar, a 60 km a sud di Baghdad, e Seyyed Ahmad comanda un reggimento di volontari che hanno abbandonato lavoro e famigli per combattere l'avanzata di DA'ESH (ISIS). E` un esercito formato da civili e tutto (equipaggiamento, cibo, uniformi, armi) viene procurato grazie alle donazioni di privati cittadini. Il giorno della battaglia Majed Neisi, documentarista di guerra, filma la pattuglia di sminatori che sotto il tiro del nemico deve aprire la strada verso l'avamposto da cui l'ISIS sferra i suoi attacchi. Recensione ❯
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Una storia sul grande sacrificio delle madri durante la guerra Espandi ▽
Olfat ha una figlia e un figlio chiamato Yonos che lavora in una miniera. Un giorno trova un messaggio di suo figlio: "I miei amici ed io entreremo in guerra ". Quando la radio irachena annuncia Yonos tra i nomi dei prigionieri, Olfat si lega ad una radio e vive da reclusa in attesa del ritorno di suo figlio. Basato su un libro della stessa Abyar, è un film sul grande sacrificio delle madri durante la guerra, animato da notevoli attrici. Recensione ❯
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Opera illegale, il film è una formidabile cassa di risonanza politica, una piazza itinerante ma soprattutto un viaggio introspettivo. Drammatico, Iran2018. Durata 102 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Quando riceve il video di una giovane che implora il suo aiuto, la famosa attrice Behnaz Jafari abbandona il set e insieme a Jafar Panahi si mette in viaggio per raggiungere la ragazza. Espandi ▽
Una celebre attrice iraniana riceve il video di una ragazza che implora il suo aiuto per fuggire un destino che non è il suo. Marziyeh sogna di fare l'attrice ad ogni costo, anche a quello di suicidarsi. Allevata in un villaggio di montagna, la ragazza è allieva del conservatorio a Teheran ma un fratello autoritario la costringe a una vita rispettosa delle regole. Almeno fino a quando l'attrice prediletta non si mette in viaggio per raggiungerla. Impedito a uscire dal suo Paese e condannato a non esercitare più la sua professione, Jafar Panahi si guadagna la vita come ‘conducente'. A bordo di un taxi o di un 4x4 continua la sua riflessione nomade sulla società iraniana, in barba alla censura. Opera illegale, Tre volti è una formidabile cassa di risonanza politica. Sotto una sarabanda di incontri divertenti e poetici, il film è un autoritratto dell'artista al volante. Recensione ❯
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