Quattro fratelli, un padre in coma da tempo e una villa venduta per far quadrare i conti. Tanto papà mica si sveglia più... o si? Ora su TIMVISION.
Quattro fratelli, un padre in coma da tempo e una splendida villa venduta per far quadrare i conti. Tutto cambia quando Sergio, dopo cinque anni passati in ospedale senza segnali incoraggianti, si risveglia tra lo stupore generale. I figli, colti alla sprovvista, riusciranno a dire la verità al genitore? Si sviluppa da questo punto interrogativo La casa di famiglia, una piacevole commedia firmata da Augusto Fornari con protagonisti Lino Guanciale, Stefano Fresi, Matilde Gioli, Libero De Rienzo e Luigi Diberti.
“Tutte le famiglie felici si somigliano fra loro; ogni famiglia infelice è infelice a modo suo”. Si potrebbe prendere in prestito l’incipit di Anna Karenina di Lev Tolstoj per dare un peso alla malinconia che pervade questo film ben interpretato dagli attori in campo. Del resto, nella girandola di situazioni mostrate, la comicità spesso cede il passo a un’interessante riflessione sulle dinamiche e sui legami che caratterizzano ogni nucleo familiare. Fragilità, invidie, gelosie e incomprensioni si prendono la scena mettendo in secondo piano le gag e i siparietti più riusciti.
D’altronde i figli di Sergio, presi da egoismi dalle molteplici motivazioni, conducono esistenze molto diverse fra loro. C’è Fanny che deve riprendersi da un divorzio capace di minare ogni sua certezza. C’è Alex, inaffidabile e piacione, che ha donne e debiti in egual misura. Tutto il contrario di Giacinto: per lui i soldi non sono un problema. Con una carriera ben avviata nel settore bancario, ha difficoltà soltanto sul versante sentimentale. Oreste invece può contare su una bella famiglia anche se deve fare costantemente i conti con il fallimento della sua attività da musicista.
La forza del film di Fornari risiede nell’evidenziare le crepe di una famiglia che si è resa conto troppo tardi della tanta felicità avuta a disposizione. Per capire certe dinamiche è fondamentale adottare il punto di vista di Tony, ex compagno di giochi dei quattro fratelli. Quando quest’ultimo acquista la casa che un tempo frequentava con gli occhi sbarrati per la meraviglia, ci si rende conto di come la serenità sia fuggevole, di quanto corrano veloci le stagioni della vita.
La casa di famiglia, con il suo sorriso amaro, è una commedia che viene retta dalle ottime prove dei suoi attori. La coppia formata da Stefano Fresi e Libero De Rienzo, già apprezzata nella trilogia di Smetto quando voglio, è una garanzia. Lo stesso si può dire di Lino Guanciale (L’allieva, La porta rossa), uno degli interpreti più riconoscibili del film, merito di un personaggio che gli permette di mostrare tutta la sua disinvoltura. Convince infine Matilde Gioli (Il capitale umano, Gomorra – La serie) che cambia decisamente registro rispetto ai ruoli avuti in passato.