Mel Gibson raccoglie una storia vera, ardente, la fa sua e la arricchisce secondo le regole del cinema che conosce benissimo. Ora su TIMVISION.
È importante il contesto storico: la Scozia, così come l’Irlanda, da secoli non ha mai accettato di buon grado di essere stati vassallo, definiamolo così, dell’Inghilterra. Nelle varie epoche gli scontri si definivano, a volte violenti, a volte mortali.
Particolarmente ardente e in divenire era la condizione della Scozia ai tempi di William Wallace (1270-1305). Dopo la morte di Margherita di Scozia che era gradita da tutto l’universo di tribù, famiglie, potentati, si pone il problema della successione. Il personaggio più accreditato a riceverne l’eredità sembrava essere John Balliol, ma era una personalità divisiva, che non tutti accettavano.
Così gli scozzesi commisero un errore gravissimo, si fidarono degli inglesi per una mediazione invitando re Edoardo a decidere per la successione. Edoardo decise... per se stesso. Ne nacque una guerra devastante. In quel contesto arriva William Wallace, Bravehearth che appartiene a una famiglia ricca e in vista. Sono due sacerdoti a dare al ragazzo una cultura superiore alla media e la conoscenza del francese e del latino. Sarà il giovane William ad aggregare le varie famiglie e a diventare il capo della rivolta contro gli inglesi, e a diventare l’eroe nazionale di Scozia.
Mel Gibson non poteva non essere attratto da una storia così ardente, la fece sua, e non lesinò con le licenze, arricchendola secondo le regole del cinema che il regista Gibson conosce benissimo.
Dunque occorreva un forte approccio sentimentale, che è quello che spinge William all’azione. Il giovane vorrebbe vivere una vita tranquilla al di là della politica e dei poteri. Decide di agire quando la sua ragazza viene uccisa dagli inglesi solo perché si è opposta a una violenza.
Braveheart di Mel Gibson è un capolavoro. Completo in tutte le sue azioni, con la straordinaria interpretazione dell’attore che letteralmente si trasfigura da essere umano a belva combattente. William passa di vittoria in vittoria, seduce la principessa francese – ma storicamente non risulterebbe - ma alla fine viene tradito da chi credeva un alleato.
Il film è stato campione di incassi e ha ottenuto i riconoscimenti più importanti, cinque Oscar, compresi miglior film e regia.