torneranno i prati

Acquista su Ibs.it   Dvd torneranno i prati   Blu-Ray torneranno i prati  
Un film di Ermanno Olmi. Con Claudio Santamaria, Alessandro Sperduti, Francesco Formichetti, Andrea Di Maria.
continua»
Drammatico, Ratings: Kids+16, durata 80 min. - Italia 2014. - 01 Distribution uscita giovedì 6 novembre 2014. MYMONETRO torneranno i prati * * * 1/2 - valutazione media: 3,77 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
   
   
   

Niente combattimenti, ma tanto dolore dei soldati. Valutazione 4 stelle su cinque

di GreatSteven


Feedback: 70013 | altri commenti e recensioni di GreatSteven
domenica 18 marzo 2018

TORNERANNO I PRATI (IT, 2014) diretto da ERMANNO OLMI. Interpretato da CLAUDIO SANTAMARIA, ALESSANDRO SPERDUTI, FRANCESCO FORMICHETTI, ANDREA DI MARIA, CAMILLO GRASSI, NICCOLò SENNI, DOMENICO BENETTI, FRANCESCO NARDELLI, ANDREA BENETTI
Fronte Nord-Est, Prima Guerra Mondiale, 1917: la neve ha bloccato tutto, perfino il conflitto armato. Anche l’arrivo del rancio arranca, e un plotone di circa venti soldati accampati in una trincea sotterranea è più occupato a spalare i residui delle precipitazioni ghiacciate che ad imbracciare le baionette per combattere gli austriaci. Fra i suddetti uomini, v’è un capitano influenzato, un comprensivo maggiore, un sergente, un caporale e numerosi soldati semplici, tutti accomunati dalla repulsione per la violenza dell’uomo contro l’uomo e desiderosi di tornare a casa dalle proprie famiglie, come testimoniano le lettere che vengono distribuite all’interno del fortino e le fototessere ingiallite che conservano gelosamente nei taschini dei cappotti. Qualche volta si chiamano fra loro per nome, ma i nomi han poca importanza: si è tutti uguali, non v’è nessuna differenza di fronte all’ineluttabilità di un destino inclemente cui ognuno di loro è condotto, volente o nolente. Un bombardamento nemico uccide parte del plotone accampato sottoterra, e i cadaveri vengono sepolti con tanto di croci nel suolo innevato. La Storia non si ricorderà di questi piccoli combattenti che pure sudarono e sparsero sangue, sempre malvolentieri, credendo di farlo per nobili ideali quando invece era solo per la miseria e l’oblio che faticavano: l’erba tornerà a rinverdire i campi in primavera dopo che la neve si sarà disciolta, e i corpi sepolti sotto i prati finiranno in un dimenticatoio eterno, come eterna è l’incapacità dell’essere umano di vivere in pace col proprio simile. Il maestro bergamasco non si smentisce mai, mai una volta che sbagli un colpo: la terra è sempre al centro del suo repertorio cinematografico, e questa volta nelle vesti di cimitero vivente che accoglie coloro che furono costretti a praticare la guerra pur non avendone nozioni previe, magari addirittura odiandola e sognando sempre la bellezza di un mondo che le armi di distruzione di arma si apprestavano a far scomparire. Come del resto lo fanno ancor oggi, e con maggior potenza. Non è un caso che il film sia stato girato nel 2014: un secolo esatto prima scoppiò la Grande Guerra, e in occasione di un centenario ben poco illustre Olmi ha voluto omaggiare la povertà, la carità, l’amicizia, la fraternità e forse anche le minuscole gioie che si possono tutte sperimentare in condizioni estreme, laddove basta scrivere una lettera alla propria madre interrogandosi sul significato del perdono ed immaginare un larice fatto tutto d’oro. Spiare gli animali che se ne infischiano degli umani che guerreggiano dalle feritoie, mangiare una minestra bianca tutt’altro che nutriente, gridare un chi-va-là da uno spioncino metallico, assistere al suicidio di un soldato che predilige la morte in trincea che nella terra di nessuno, abbracciare un commilitone sconfortato: tutte azioni che impediscono ad antieroi (ma non per questo persone biasimevoli, al contrario molto coraggiose ed efficienti) involontari di perdere i loro brandelli di umanità. La fotografia poco illuminata, quasi in filigrana e talora in bianco e nero, di Fabio Olmi è di una stupenda ricchezza creativa che getta luce tanto sull’ambiente che i soldati popolano perché vi sono obbligati dagli ordini dall’alto quanto sul loro animo che si trasforma conservando però intatta la loro voglia di beneficiare di qualunque cosa non arrechi danno al prossimo. Ma Olmi va oltre: se la prende con la memoria corta della Storia, che è sempre stata scritta dai vincitori, che ha sempre guardato ai trionfi e mai alle sconfitte (seppur tollerate con onore), che ha premiato chi ha ammazzato di più e governato con maggior tirannia e che ha fatto passare sotto silenzio le sofferenze immani di quelli che costituivano pedine in una scacchiera enorme. Ma codeste pedine costituivano la differenza tra vincere rabbuiandosi e perdere restando sereni e in pace con sé stessi, perciò la loro importanza non va presa sotto gamba, ed è proprio su questo aspetto fondamentale che il discorso del regista (che mescola l’umanesimo alla sociologia, il pathos alla tensione) si impernia. Interpreti eccezionali, con un Santamaria straordinario nella parte del maggiore, i due fratelli Benetti, Domenico nel ruolo del sergente ed Andrea in quello del caporale, e bravo anche N. Senni, finalmente in un ruolo drammatico che per altro gli si addice assai. Candidato a vari David di Donatello, nessuna vittoria. Sarebbe stata preferibile un’esclusione da una simile premiazione: i film che valgono davvero meritano l’attenzione della critica e il favore del pubblico, non certo l’accumulazione di riconoscimenti che andrebbero bene più che altro per quelle pellicole che se li aspettano e che spesso li ricevono pure. Olmi non è mai andato in cerca di gloria: l’ha creata intorno a sé raccontando sempre, con cipiglio lucido e pacato, di storie di contadini, gente di campagna, uomini e donne semplici, figli degli stenti che non hanno mai dismesso i panni dei lottatori permanenti in cerca di una dignità da difendere con fatica, ma sempre a testa alta. 

[+] lascia un commento a greatsteven »
Sei d'accordo con la recensione di GreatSteven?

Sì, sono d'accordo No, non sono d'accordo
100%
No
0%
Scrivi la tua recensione
Leggi i commenti del pubblico

Ultimi commenti e recensioni di GreatSteven:

Vedi tutti i commenti di GreatSteven »
torneranno i prati | Indice

Recensioni & Opinionisti Premi
Multimedia Shop & Showtime
MYmovies
Paola Casella
Pubblico (per gradimento)
  1° | kimkiduk
  2° | ollipop
  3° | angelo umana
  4° | armaduk
  5° | eugenio
  6° | adrian_anders
  7° | greatsteven
  8° | sabrina lanzillotti
  9° | howlingfantod
10° | orione95
11° | siebenzwerg
12° | fabripi
13° | clavius
14° | paolo patrone
15° | rampante
16° | paolocorsi1967
17° | filippo catani
18° | enigmista12
19° | fabiofeli
20° | cavedano
21° | lanco
22° | brian77
David di Donatello (8)


Articoli & News
Immagini
1 | 2 | 3 |
Link esterni
Shop
DVD
Uscita nelle sale
giovedì 6 novembre 2014
Scheda | Cast | News | Trailer | Poster | Foto | Frasi | Rassegna Stampa | Pubblico | Forum | Shop |
prossimamente al cinema Film al cinema Novità in dvd Film in tv
Altri prossimamente » Altri film al cinema » Altri film in dvd » Altri film in tv »
home | cinema | database | film | uscite | dvd | tv | box office | prossimamente | colonne sonore | Accedi | trailer | TROVASTREAMING |
Copyright© 2000 - 2024 MYmovies® // Mo-Net All rights reserved. P.IVA: 05056400483 - Licenza Siae n. 2792/I/2742 - credits | contatti | redazione@mymovies.it
Normativa sulla privacy | Termini e condizioni d'uso
pubblicità