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Nicoletta è una ragazza di diciotto anni ribelle e testarda. Appena conosce il giovane Bruno di dodici anni, diventano grandi amici.Il tempo passa e dopo vari problemi il ragazzo torna in Francia per i problemi del padre.Passati dieci anni il ragazzo divine un pianista di fama mondiale, ma l'amore per Nicoletta è ancora vivo, e anche se ella è sposata, i ricordi prenderanno il sopravvento..Alberto Lattuada ( Giacomo l'idealista) è alla sua seconda prova cinematografica, e la bravura si incomincia a vedere.Tratto dal romanzo di Luciano Zuccoli, e sceneggiato da Moravia,Flaiano, Musso , Perilli, e lo stesso Lattuada, il film si incentra sul tema del ricordo e del dualismo del tempo, il lungo flashback iniziale è un viaggio di presentazione sul rapporto che ebbero i due quando si conobbero, il ragazzo ancora adolescente nasconde nello scherzo e nel divertimento il suo amore per lei, ed ella invece vuole solo cercare la libertà, la fuga, e l'abbandono alla totale felicità.Passati gli anni, il tempo ha modificato tutto e ha cambiato anche l'identità, Bruno è egoista e arrogante ( emblematico quando con la maschera da diavolo esprime tutto quello che in passato non aveva osato dire ovvero l'amore per lei) e invece Nicoletta vuol tornare indietro perché in quel castello ( che simboleggia uno spazio chiuso e vincolante) vuole fuggire, ma l'amore per suo marito capisce che è l'unica cosa veramente pura ma ormai mistificata e contagiata. Un film certo nichilista, ma anche profondo, che scava nell'animo dei due personaggi fino a concludere il loro rapporto e a deviare il presente per colpa del passato. Buon film, e bravi attori, un Lattuada interessante.
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