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Buon noir di Jean Delannoy che si avvale di Robert Stack e Margaret Lee come comprimari di lusso per l'impareggiabile Jean Gabin, che si sobbarca tutto il peso del film, mortificato da qualche lacuna nella sceneggiatura. Denis Ferrand (Jean Gabin) ha ormai pagato tutti i conti con la giustizia, è anziano ed è proprietario di un bar molto frequentato e anche di un garage. Ha una moglie comprensiva e affettuosa e nel bar lavora Betty (Margaret Lee), una splendida ragazza disinvolta e risoluta. Arriva a trovarlo Jim (Robert Stack), suo grande amico che lui presenterà a tutti come "l'amico americano", molto più giovane di lui e proprio per questo un complemento ideale per un ultimo colpo, che deve essere a tutti i costi colossale. Insieme preparano nei minimi dettagli il furto, lasciando in disparte la moglie di Denis che non sospetta nulla di nulla. Però qualcuno vigila e capisce che il vecchio Denis complotta qualcosa: uno strano individuo entra con un trucco nel garage ma viene scoperto e Jim usa dei modi molto persuasivi per farlo parlare. Viene da parte di un gangster di vecchia conoscenza che vuole entrare anche lui in un'eventuale rapina per dividere poi il malloppo, oppure che Denis gli ceda bar e garage a un buon prezzo. Durante i preparativi Jim dovrà affrontare un inseguimento e riuscirà a liberarsi in modo agghiacciante degli inseguitori. Però Betty, che oltre bella è anche intelligente, riesce a fare innamorare di lei Jim e spia i movimenti di Denis, tanto che la troveranno mentre guarda di nascosto un filmato dal quale si intuisce la preparazione del colpo. Denis è molto seccato ma non può che arrendersi all'evidenza, Betty sarà anche lei del gruppo e intascherà la sua parte, altrimenti farà in modo che la polizia sospetti qualcosa. Il colpo verrà effettuato nella stessa banca dove Denis va ogni giorno a fare versamenti e prelievi e dove lui intrattiene ottimi rapporti con cassieri e direttore. Interessante la tecnica per il furto. Saranno assoldati due rapinatori "free-lance" che dovranno guidare un camion della spazzatura e inoltre un terzo uomo userà una lucidatrice con microfono incorporato per "registrare" gli scatti della sequenza della combinazione della cassaforte. Tutto calcolato con tempi ridotti di tolleranza. Il grande giorno arriva, gli uomini si muovono alla perfezione e al microfono per dirigere il tutto c'è Betty dalla sua postazione. Jim e Denis riescono ad aprire la cassaforte, il malloppo viene inserito nei bidoni della spazzatura che verranno poi scambiati e diretti al garage di Denis. C'è un piccolo intoppo quando un mezzo della polizia chiede strada in uno stretto vicolo ma si risolve tutto come previsto. I soldi ora sono in fondo a un pozzo. Però non è finita. Denis arriva a casa ed ha la sgradita sorpresa di sentire per telefono che sua moglie è stata rapita ed il riscatto è... tutto il frutto della rapina. Denis non ci pensa un attimo, vuole bene a sua moglie e parte per dire a Jim come stanno le cose. Jim nel frattempo aveva tolto i soldi da pozzo e messi nel bagagliaio della Fiat berlina di Denis perché la polizia era venuta a fare un sopralluogo, sospettando qualcosa. La Fiat 1800 però non c'è più e con lei è scomparsa anche Betty, con i doppioni delle chiavi. Straordinario Denis/Jean Gabin quando sconsolato dice - "Secondo me, lei aveva il doppio di tutte le chiavi..." - Denis riesce con Jim a liberare sua moglie con un artificio e per Betty invece, alla fine, un amaro intoppo... - di "Joss" -
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