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Una bella sorpresa questo "Certain women". Ambientato nell'America interna, rurale, ma già globale come tutte le piccole remote cittadine del profondo west. Tre ritratti forti e delicati di donne in lotta per la propria vita, i propri obiettivi e i propri sentimenti, a volte molto americani a volte universali.
C'è l'avvocatessa che con pazienza e coraggio si offre di trattare a tu per tu con un uomo armato, che ha perso la testa dopo aver perso la salute, il lavoro e la moglie a causa di un'incidente sul lavoro. "L'assicurazione mi ha fregato". Un classico, ahimè.
C'è la giovane mamma americana che coltiva il sogno di tutte le mamme e in particolare in questa parte del mondo: farsi la propria casa, per sè e per la propria famiglia, costruendola pietra su pietra.
E poi c'è la giovane e un pò goffa ragazza di campagna, un'allevatrice di cavalli con sangue indiano, che conosce una giovane supplente a una scuola serale per adulti desiderosi di farsi una cultura giuridica, e se ne infatua. Forse per amicizia, forse per qualcosa di più dell'amicizia, sente così tanto la sua mancanza da andare a cercarla nella sua cittadina distante 4 ore di macchina. Perchè ella è una ragazza ancora ingenua e molto sola, una solitudine dorata e inconsapevole che coltiva nella sua grande tenuta di campagna, una splendida campagna fatta di praterie, monti innevati, cavalli e serenità.
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