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"Cuban Fury"(James Griffiths, 2014, su soggetto dell'atttore protagonista Nick Frost, sceneggiatura di Jon Brown, produzione britaqnnica, non nordamericana, come erroneamente indicato in qualche presentazione)mostra il percorso"virtuoso"di un uomo(ingegnere progettista frustrato dal punto di vista sentimentale) che, appassionato e provetto danzatore di"salsa"(in particoalre cubana)da ragazzo, riscopre per amore della sua"chef.manager"la bellezza di quest'arte, ridiventando un ottimo ballerino e un appassionato"campion", oltre a ritrvoare l'amore...Percorso certo psicologicamente arduo, che però il cinema sa "materializzare"o meglio rendere sceneicamente con ben altra forza di quanto non sappia fare un racconto, un romanzo oppure anche una trattazione scientifica, quello narrato in"Cuban Fury", dove un torpido ingegnere sovrappeso riscopre parti di sé che aveva forcluso e"rimosso". Se pensiamo al décalage tra"Saturday's Night Fever"con Travolta, regia di John Badham, di poco dopo della metà degli anni 1970 e questo"Cuban Fury", che in Italia non ha ottenuto grande successo, mentre l'ha avuto iìnel Regno Unito e altrove, esso è notevole: là un ragazzo di conidizioni sociali umili(italo.amsricanp)diventa un"eroe", qui è un maturo professionista a ritrvoare coscienza di sé sul piano emotivo -volendo, per dirla in breve, siamo algi antipodi, ma funziona la musica, funziona la danza, ha un ruolo determinante da"dominus"l'amore, che in"Saturday's Night Fever"non era, in realtà, precisamente"trainante". Nick Frost, non proprio un attore"sexy", con la sua simpatia , riesce a coinvolgee, avendo tra l'0altro scritto il soggetto del fikm e la corportagonsiota Rashida Jones rende il personaggio della bella, simpatica e generosa, oltre che accogliente "capessa"quale dirigente.manager di una grande azienda. UN po'la proposta di "nuova managerialità", ma anche una maniera originale di mostrare il volto nuovo di una dirigenza non più"burbera"e"impositrice", ma, appunto, "nuova "in ogni senso. Fino a che punto ciò corrsiponda all'effettualità reale è un altro discorso, ma il cinema non è obbligato a rendere pedissequamente la realtà nel suo verificarsi puntualmente.,. El Gato
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