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Questo"Due notti con Cleopatra"(Mario Mattoli, 1954, soggetto e sceneggiatura di Ruggero Maccari e Ettore Scola), che ci daà la prima fase della carriera interpretativa del grande"Albertone", in chiave"compagnuccio dlela parrochietta", dunque ingenuo ma sfrontato, "compagnone"campangolo, "very country", dovemmo dire quasi"burino", che è profondamente buono ma non sciocco, furbo quanto basta per non finire ucciso da una Cleopatra("Cleopatràs lussiriosa", pater Dante dixit, ma il mito è molto più antica)che è un po'Jekyll(da bruna) un poìHyde(da bionda), a seconda di come si muova il"disturbo dissociativo di personalità", comportandosi da"buona"consumando la notte con l'ufficilae di turno, in assenza di Antonio, poi invece, sempre in assenza del"fusto.conquistatore", da Hyde quale"mantide religiosa", che giace con tutti gli ufficiali ma poi"cancella le tracce", sopprimendoli... Per il resto, la cornice storica è molto"Labile", con citazioni, relative per es.ad Attilio Regolo, che non c'entrano per nulla, ma tanto vale. Simpatico esempio di parodia storica ante litteram(quelle "più elaborate"verranno negli anni 1960, '70, '80...), "Due notti..."è un esempio di cinema di quegli anni che però guarda in avanti, con un Sordi già travolgnte e una Loren migliore di quanto si possa immaginare (e credere avendola vista in altri film di quegli anni e successivi), dove "regge bene"anche il trucco da bionda. Tra gli altri interpreti, Ettore Manni quale Marco Antonio, Riccardo Garrone e Enzo Garinei, dove questi attori non ernao ancora assurti alla fama poi rggiunta senza problemi. El Gato
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