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"An Accettable Loss"(The Pages, 2018, scritto e diretto da Joe Chappelle)è un film che incide, al di là della suspense, che comunque c'è ed è anche continua, su chi guarda e cerca di ragionare: un'ex-consigliera per la sicurezza, ora docente di politica estera, vive"barricata"nel college dove insegna, senza mail cellulare ma anche cellulare o telefono"fisso", per i pericoli che l'azione decretata 4 anni prima in Siria, con l'utilizzo di un'arma termonucleare comporta. c'è anche un haker, invero"gnetile", ma lei.... Il resto del film non è da raccontare, salvo il suo rapporto, comunque difficile, di stretta collaborazione con la vicepresidente degli USA, sua "superiore". IN questo film Cheppelle propone, invero molto coraggiosamente, il tema dello svelamento: si parla di una strage direttamente organizzata dalla presidenza USA , pur se poi eseguita dai servizi, con la consueta "menzogna"di possibili usi di armi nucleari, in questo caso da parte siriana(ma molto spesso le accuse sono rivolte ad altri "stati canaglia"o meglio definiti tali, dai tempi dei "neocons"e di Bush junior in poi...per non dire, anche, da molto prima, ma, senza voler rimontare ai tempi di"Watergate", non sarebbe difficile indibiduare quali siano le colpe dell'amministazione degli States di volta in volta in carica...con attribuzioni di colpa, con definizioni di resposabilità in realtà inesistenti/ordire "semplicemente"dai servizi segreti a loro volta di turno, con un gioco di responsabilità che non conosce tregua. Senza cadere in alcun modo nel"documentario"o meglio nella"docufiction", il film riesce a dire molto, probabilmente anche un po'di più rispetto a quanto i"gestori del potere occidentale", che si chiamino Trump o Biden(sono complessivamente d'accordo con Noam Chomsky rispetto al fatto che una presidenza repubblicana o democratica cambia in realtà ben poco quanto avviene non solo"dietro le quinte"ma anche davanti alle stesse-si pensi alla politica estera guerrafondaia e ostile ad ogni "altro"paese, "terzo"sullo scacchiere mondiale, dove senbra quasi che il presidente dlel'"I Care"abbia voluto emulare i neocons o meglio proseguirne-inverarne i canoni di politica estera.... Tika Sumpter è protagonista eccellente, gentile, "chiusa"per quel tanto che il suo ruolo richiede, Jamie Lee Curtis impersona la tipica inquilina iperoconservatrice della Casa Bianca(se pure da"vice"), Ben Tavassolti è uno hacker non indisponente e non"terrorista".... El Gato
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