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Potremmo dire, parlando di questi ulteriori episodi di"Manifest"(Zemeckis, 2018)che il mistero sull'aereo scomparso da un lustro più sei mesi s'infittisce, ossia che la suspense non perde colpi, anzi ne acquista, che, d'altronde, la difficile gestione di tanti personaggi diversi, che hanno vite e storie diverse, pur se tutte legate alla vicenda"assurda"che li lega, riesce in quanto non si fa confusione, ci si districa comunque in mezzo a tante(appunto)vicende tra loro diverse anche se unite dalla comune esperienza traumatica vissuta dopo il volo...Un regista e degli sceneggiatori meno bravi, come successo in molte "serie del mistero"anche recenti, con addentellati da post-e presequel, sarebbero caduti in errori clamorosi, sia a livello di coerenza(ciò che contra, in quest'ambito, non è l'aderenza a un presunto"vero", non è la credibilitò, ma la coerenza rispetto a quanto gi- mostrato-narrato). Da verificare, tutto questo, ovviamente rispetto al seguito, ma quanto finora ha fatto seguito alle premesse(i primi episodi sono, in realtà, solamente questo)non ha certo deluso, anzi promette molto bene. Gli e le interpreti, come forse giò accennato mantengono pienamente quanto giò visto e detto a tal proposito: Zemeckis non ha certo scelto superstars, ma interpreti di notevole spessore, il cui volto(almeno in Europa, non so dire riguardo agli States)bib è"immmediatamente riconoscibile"con tutto ciò che questo comporta e anche questa appare , considerando l'evolversi del work in progress, decisamente positivo quanto interessante. El Gato
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