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il cinema tedesco medio, lontano da Werner Herzog, Rainer Werner Fassbinder etc, insomma dai grandi, è un cinema che sembra spregiudicato, in realtà è dannatamente moralistico. QUesto"Die Hoelle- INferno"(2017, di Stefan Ruzowitzky)non fa eccezione. La vicenda della ragazza turca(bella e a suo modo anche brava, Violetta Schurawlow)che diviene testimone.vittima di un folle serial.killer è stucchevolmente nota, routinaria, poco originale, ma c'è di peggio, per alcune sequenze che funzionano più di latre. INsopportabile, però, il sottotesto, che valorizza , sì, gli immigrati e le immigrate, ma in complesso non produce nulla di nuovo, di in qualche modo originale, riproducendo gli stessi schemi, per cui l'uomo è uomo, la donna può essere più forte e intelligente di altre donne, ma è tale, la fortuna gioca un ruolo dominante, fondamentale, ineliminabile, per cui non c'è nulla da fare... o l'assassino uccide indisturbato e ammazza tutte le vittime oppure(colpo di fortuna, appunto)qualcuna si salva... Tobiias Moretti, santo cielo, nulla di nuovo... L'attore non è mai stato esaltante, ora , però, lo è meno di sempre... Meglio Friedrich von Thun, alllora... El Gato
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