Rocketman |
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Un film di Dexter Fletcher.
Con Taron Egerton, Jamie Bell, Richard Madden, Bryce Dallas Howard.
continua»
Biografico,
durata 121 min.
- USA 2019.
- 20th Century Fox Italia
uscita mercoledì 29 maggio 2019.
MYMONETRO
Rocketman
valutazione media:
3,02
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Inutile pastrocchio agiograficodi paolorolFeedback: 5893 | altri commenti e recensioni di paolorol |
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martedì 21 maggio 2019 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Allo sparutissimo ed attempato pubblico torinese che ha assistito all’anteprima presso i cinema del circuito UCI, in contemporanea con Londra e molte altre città, il film non ha scatenato nessun entusiasmo. Al contrario molti sbadigli e molti appisolamenti. Un film voluto ed in parte prodotto da Sir Reginald in persona, con mal dissimulato intento agiografico. Si sa che tanti santi prima di essere diventati tali sono stati peccatori. Il nostro spiana la propria strada agli altari, rappresentando in modo raffazzonato e scontato il proprio percorso esistenziale dove tutti gli step sono rappresentati in modo stereotipato. Tutto è trattato con la massima superficialità ed è assente qualsiasi approccio psicologico. Si inizia con l’infanzia difficile e con il solito irrisolto complesso edipico, per passare al travaglio legato all’accettazione dell’omosessualitá. Si prosegue con le pene d’amore a giustificare vizi e stravizi di ogni genere. E si conclude col percorso di redenzione operosa che assicura l’inevitabile happy end, consegnandoci un Reginald più che perfetto, da 28 anni lontano dalle sostanze, da 25 affettivamente appagato e persino da tempo impegnato in salvifiche campagne di beneficenza. Il film è un grande luna park scintillante e rutilante che da il meglio nelle parti in cui più è video clip, con sequenze oniriche e creative, visualmente catturanti. Naufraga miseramente sino a diventare insopportabile quando si butta sul musical, anche se proprio il musical potrebbe essere la seconda vita del progetto. In sostanza un’operazione commerciale mal costruita, buttando alla rinfusa nel calderone pochissime idee e troppi stili. La sceneggiatura é povera, scontata e prevedibile, costruita attorno a luoghi comuni. Si salva l’interpretazione di Egerton, impegnato in una mission impossible affrontata in modo spavaldo, senza tenere conto della scarsa somiglianza del fisico e soprattutto della voce. Del resto ormai la voce del vero Elton John è piuttosto mal ridotta, accontentiamoci di quella di Egerton anche se è lontana anni luce da quella dell’inimitabile originale. Difficilmente potrà appassionare i giovani che manco sanno chi sia Elton John. I meno giovani sono il target del film, ma questo difficilmente potrà diventare un blockbuster.
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