Attore teatrale di un certo successo negli anni del dopoguerra, lavorò alla radio come doppiatore, grazie alla sua voce ben impostata e gradevolmente profonda. Esordì nel mondo del cinema nel 1949; da allora è apparso moltissimi film, spesso di non grande spessore artistico, per lo più nelle vesti di giovane brillante e spigliato; talvolta ha recitato anche in film in costume di parodia storica, come Due notti con Cleopatra (Mario Mattoli), da lui interpretato nel 1953. Purtroppo, la lunga serie di film di genere comico-leggero, non gli ha permesso di mettere in luce le sue ottime doti drammatiche, che sono puntualmente emerse ogni volta che gli è stato offerto un copione più impegnativo. In queste occasioni, ha saputo dare vita a personaggi di grande efficacia e credibilità; ricordiamo in proposito, oltre a quelle presenti ne La dolce vita (1960, Federico Fellini), e in Laura nuda (1961, N. Ferrari), una ben riuscita galleria di personaggi maschili, dal cinico Romolo di La ragazza con la valigia (1960, Valerio Zurlini), a Sandrino, uno degli amici de La rimpatriata, che rimane una delle sue migliori interpretazioni, fino al perfido Giuseppe di Bello, onesto, emigrato Australia... dal fisico aitante e dal baffo rubacuori, pronto a contendere le grazie di Claudia Cardinale ad un patetico Alberto Sordi. Molto attivo fino agli anni Settanta, Garrone ha trovato in seguito meno frequenti occasioni di lavoro nel cinema; rimane invece abbastanza intensa la sua presenza in televisione, dove, ha lavorato attivamente dal 1964 al 1969, interpretando numerosi sceneggiati e telefilm; tuttavia, paradossalmente, ha mietuto forse il suo più straordinario successo dando vita ad un ameno, ma dignitosissimo San Pietro, dalla folta e candida chioma e dai modi signorilmente ironici, in uno spot pubblicitario per una ben nota marca di caffé.
